Caterina Arciprete (Capogruppo AVS – Ecolò): “Nella tregua, si costruisca la pace”

Queste le dichiarazioni della capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò Caterina Arciprete

“Ieri è iniziata la tanto attesa tregua del conflitto Israele-Palestina. Abbiamo visto la gioia di chi ha accolto ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi, tra cui anche bambini, liberati. 

Abbiamo visto le immagini delle migliaia di sfollati palestinesi che tornano nel nord di Gaza, tra le macerie della loro terra distrutta. 

Oggi qui vogliamo dare visibilità ad alcune persone che, in questi lunghi 15 mesi, sono stati costruttori di pace, che hanno curato, che hanno documentato, che hanno suscitato un sorriso nei bambini, che hanno lavorato per la mediazione che ha portato a questa fragile tregua. 

Non è possibile fare riferimenti senza rischiare di dimenticare qualcuno. Qualsiasi parola rischia di essere così parziale da diventare sbagliata. Eppure, sentiamo l’obbligo di nominare alcuni dei tanti costruttori di pace che continuano ad operare incessantemente per fermare la violenza. Non sono gli unici, ma vogliamo che il loro nome possa iniziare a risuonare in questa importante sede.

Dott. Hussam Abu Safya, direttore dell’Ospedale Kamal Adwan. Fino al momento del suo arresto, ha continuato a curare instancabilmente chi ne aveva bisogno.

Dott.ssa Tanya Haj Hassan, che ha partecipato a numerose missioni con Medici Senza Frontiere. Ha portato una toccante testimonianza alle Nazioni Unite durante la Giornata di solidarietà con il popolo palestinese.

Dr. Ghassan Abu Sitte, chirurgo britannico-palestinese e rettore dell’Università di Glasgow. Ha curato centina di feriti negli ospedali di Gaza, documentando con autorevolezza tutto ciò che ha vissuto.

Bayan Abusultan e Pleastia Alaqad, giornaliste palestinesi, che continuano a testimoniare, rendendo accessibili al mondo notizie che altrimenti sarebbero invisibili.

Alaa il clown, noto come Zio Alloush, sfollato ed affetto da nanismo. Ha portato allegria e conforto ai bambini palestinesi con spettacoli di giocoleria nelle scuole-rifugio e nei campi profughi.

E poi le tante organizzazioni, anche israeliane, che hanno chiesto la pace, le ONG che hanno portato soccorsi, tra le quali tante anche fiorentine. Tutti i cittadini e le cittadine che hanno chiesto il cessate il fuoco. La loro azione oggi è importante quanto ieri.

Ora è necessario fare tutto il possibile perché questa fragile tregua diventi pace. La cooperazione internazionale deve essere messa in condizione di dare sostegno, materiale, medico, psicologico. 

Sappiamo - come ci è stato ricordato in questa sede in occasioni di importanti incontri - che il destino di pace dipenderà anche dalla Comunità internazionale, quindi – in parte – anche da noi”. (s.spa.)

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