“Un luogo fisico e virtuale dedicato alla Resistenza fiorentina verrà inaugurato sabato 13 aprile alle Oblate”
“Nato come Museo della Resistenza diffuso, durante la costruzione il progetto – spiega il consigliere delegato per la valorizzazione della fiorentinità Mirco Rufilli – è diventato un progetto di memoria collettiva, condivisa, dove accogliere storie di cittadini che hanno avuto un ruolo fondamentale nella resistenza e nella liberazione della città; resistenza non soltanto armata, ma Resitenza nel non “cantare” ai fascisti dove si trovava una famiglia ebrea, resistenza sotto i bombardamenti, resistenza sotto le torture di Villa Triste perché ogni singola storia è un tassello fondamentale per raccontare quel grande quadro della resistenza fiorentina.
In ogni biblioteca sarà allestita una nuova sezione di libri dedicata alla resistenza, verrà attivato un totem con uno schermo interattivo che ci condurrà attraverso il sito www.memoriediresistenza.comune.fi.it ai luoghi significativi, i monumenti, le targhe e le pietre di inciampo diffuse in città.
Ma, soprattutto, racconterà quelle storie di cittadini resistenti, persone comuni, non famose o non sempre ricordate ma che hanno lasciato un segno indelebile durante quei mesi.
Come quella di Rindo Scorsipa, detto il mongolo, che dette fuoco ad un archivio fascista contenente 4000 nomi di cittadini da deportare.
C’è anche il documento originale con cui le scuole leopoldine di piazza Santa Maria Novella, l’attuale museo del ‘900, vengono requisite dai tedeschi e diventano un centro di raccolta (concentramento) per lavoratori italiani destinati a in Germania.
È un progetto che resterà alla città in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione di Firenze e la speranza è – continua Rufilli – che in futuro possa allargarsi anche a tutta la città metropolitana perché la memoria non abbia confini.
Ringrazio il sindaco Nardella, l’Assessora alla cultura Bettini e l’assessora alla memoria Giuliani.
Ma vorrei ringraziare di cuore Fulvia Alidori per la pazienza e la passione che hanno messo in questi mesi, tutto lo staff delle biblioteche, Tiziana, Sara, Giusy e tutti i referenti delle biblioteche per l’enorme passione a sostegno di questo importante progetto per la città, tutto l’istituto storico per il supporto ed il comitato scientifico.
Questo progetto – conclude il consigliere delegato alla valorizzazione per la fiorentinità Mirco Rufilli – grazie al contributo futuro di ogni cittadino potrà ingrandirsi accogliendo le memorie di ogni cittadino che ha una storia da raccontare di resistenza perché tutto questo patrimonio di memoria e di storia non vada disperso”. (s.spa.)