Palagi e Bundu (SPC): "Via Canova: dopo 8 giorni prova di forza sbagliata"

"Nuovi momenti di tensione ieri sera, poi di nuovo la scelta di trasformare un tema sociale in questione di ordine pubblico"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Lunedì porteremo il tema in aula, per capire in modo definitivo quali sono le ragioni che mercoledì scorso hanno dato inizio allo sfratto di una famiglia composta da sette persone, tra cui alcuni minori.
Vista l'insistenza con cui, ancora ieri sera, il Comune ha voluto insistere sulla necessità di separare il nucleo, immaginiamo la questione non possa essere ricondotta alla morosità, vista anche la rapidità con cui sono arrivate delle ipotesi di saldo del debito contratto in questi anni.

Quello che ci dispiace è aver visto altre figure politiche e amministrative di Palazzo Vecchio solo questa mattina, dopo otto giorni di lotta che hanno messo alla prova le forze di persone colpevoli solo di voler portare la propria solidarietà a queste persone.
Per oltre una settimana si è permessa una situazione con cui si è alimentata la tensione fra i condomini, mentre l'unica presenza dello Stato era quella in divisa. Un tema sociale, di competenza comunale, trasformato in problema di ordine pubblico.

Il risultato a cui si è arrivati ha visto comunque la famiglia oggi divisa. Se questo era l'obiettivo, davvero è stato giusto agire con uno sfratto per morosità, impedendo alla famiglia di poter rientrare nell'appartamento per recuperare documenti e medicine?
Abbiamo cercato di non alimentare le situazioni di conflitto, ma di offrire soluzioni, sostenendo l'impegno del Movimento di Lotta per la Casa e della Rete Antisfratto.
La politica dovrebbe servire a evitare situazioni come quella che abbiamo vissuto in questi otto giorni.

Oltre a quello che è successo, chiederemo di prestare la massima attenzione per capire come si svilupperà questa vicenda. Nel frattempo, attendiamo il Consiglio comunale di lunedì per un primo momento di confronto con la Giunta". (fdr)

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