8 marzo. Il messaggio del presidente del Consiglio comunale Luca Milani

“È il secondo 8 Marzo particolare quello che stiamo celebrando; non è bastata la pandemia per rendere migliore l’umanità, siamo anche ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, non credevamo fosse più possibile una guerra con bombardamenti nelle città, carri armati, soldati in marcia persone in fuga, deportati e prigionieri.

Alcune fonti riferiscono di migliaia i bambini ucraini portati in Russia da quando è scoppiata la guerra. Almeno seimila. All’interno di campi di rieducazione, con l’obiettivo di offrire una visione pro-Mosca e di addestrarli militarmente.

8 Marzo è la giornata internazionale della donna. Permettetemi, come prima cosa, di rivolgere un grandissimo ringraziamento e un profondo senso di stima, a tutte quelle donne che per la loro professione sono chiamate, ad uno sforzo eccezionale.

È inutile far finta che non sia così, il ruolo della donna, della madre, della moglie, della compagna nella nostra società è ancora oggi centrale e determinante nella gestione del nucleo familiare, quindi il loro impegno assume ancora più valore.

Sono quelle stesse donne che erano in testa al corteo degli scioperi del 3 e 4 marzo, le sigaraie della manifattura tabacchi, le operaie delle Officine Galileo, della Superpila, della Ginori, della Pignone, della Vallecchi che manifestavano pur sapendo il pericolo che stavano correndo, per dire basta alla guerra, per la pace, per il pane, per il lavoro - contro il fascismo contro il nazismo. Chiamate al lavoro di fabbrica per sostituire gli uomini impegnati al fronte a combattere o costretti a nascondersi perché oppositori al regime fascista.

Nel pomeriggio dell’8 marzo 1944 un treno composto da carri bestiame sigillati partì dalla stazione di Santa Maria Novella alla volta del campo di concentramento di Mauthausen, dove arrivò l’11 marzo.

A essere deportate furono più di 300 persone delle quali un centinaio erano fiorentini frutto di rastrellamenti generici e centinaia di arresti mirati e condotti dalla Guardia Nazionale Repubblicana, in seguito allo sciopero generale sostenuto dal Comitato di Liberazione Nazionale contro la guerra, l’occupazione nazista e contro la Repubblica sociale Italiana. I fermati furono rinchiusi nel centro di raccolta delle scuole Leopoldine di piazza Santa Maria Novella per interrogatori e controlli.

L’eredità di mantenere vivo quanto accaduto è stata caricata sulle spalle da ANED che attraverso incontri con le scuole ha l’obiettivo di far conoscere, di informare e di mettere in guardia i più giovani, i più vulnerabili sulle orrende pratiche del nazismo e del fascismo perché nessuno possa dire ‘io non sapevo’.

Da Mauthausen, in pochi fecero ritorno ma quei pochi hanno avviato un movimento che continua, ormai senza di loro, e si protrae anche attraverso i giovani, come il presidente Tombelli e continuerà nel tempo.

Stiamo vivendo un periodo difficile, dentro una guerra mondiale a pezzi, ma ripensando anche a questa pagina della storia, dobbiamo essere consapevoli che l’uomo ha la capacità, nel bene e nel male, di essere artefice del proprio destino; dipende quindi da noi dai nostri comportamenti, dalle nostre scelte se determineremo un futuro di prosperità, pace e buona vita oppure no. Buon 8 Marzo!”.

 

Il presidente del Consiglio comunale

Luca Milani

(s.spa.)

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