Bussolin e Bonriposi (Lega): “Ora fanno chiudere le finestre per l’incendio all’ex mobilificio a Castello. Ma il Comune ha sollecitato la Magistratura competente per attivare lo sgombero?”

Dichiarazioni del Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin e del Commissario comunale Lega Federico Bonriposi

“Ieri sera - come da fumo nero visibile in città per molto tempo ed annunciato dalla stampa - ancora una volta un nuovo incendio di rifiuti è divampato nell’ex mobilificio Antilotex in zona Castello, a Firenze. A seguito del rogo, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale Arpat prescriveva di “limitare l’inalazione dei fumi prodotti dalla miscela eterogenea di rifiuti” che sta andando a fuoco e “in accordo con la Asl si ritiene che alla popolazione di questa zona, e comunque presente nelle aree interessate dai fumi dell'incendio, si debba raccomandare di non soggiornare all’aperto, tenere le finestre degli edifici chiusi, limitare per quanto possibile la permanenza”. La zona maggiormente interessata dalle ricadute è quella compresa nel poligono limitato dalle vie Carlo Lorenzini, Pietro Fanfani ed Enrico Bemporad, nel quale ci sono alcune abitazioni e diverse attività produttive che sono collocate a meno di 300 metri dall’origine dei fumi. Questo incendio, l’ennesimo in poche ore, è la dimostrazione dello stato di abbandono in cui vivevano circa un centinaio di disperati. Un covo di persone abusive tristemente noto, per il quale però il Comune non è mai riuscito ad arrivare allo sgombero. Ma perché si è perso tutto questo tempo? È stata sollecitata la Magistratura competente? Sono molti i dubbi che solleviamo per i quali vorremo risposte chiare”.
“Viste le precauzioni annunciate da Arpat, che stanno preoccupando e non poco la popolazione locale, viene inoltre da domandarsi perché il Comune di Firenze non si è mai interessato anche di quella nota discarica abusiva che si era creata nel tempo”.
“Si conferma la totale incapacità di questa Amministrazione comunale nel gestire e vigilare sotto ogni punto di vista le occupazioni abusive presenti in città. La situazione è palesemente fuori controllo non solo non si hanno notizie certe su coloro che vivono dentro, ma anche su cosa portano all’interno degli edifici (bombole gas, fornellini a gas) o cosa “organizzano” (dagli allacci abusivi della corrente fino al gravissimo racket della stanze emerso all’ex Hotel Astor)”. (s.spa.)

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