“La domanda – commenta il capogruppo della lega Salvini Firenze, Federico Bussolin – è se la cura del ferro servirà davvero a ridurre i volumi di traffico che continuano a congestionare Firenze. Una cura di cui ancora resta da vedere l’efficacia, ma che è già costata oltre 700 milioni di euro all’amministrazione. Per fortuna c’è la tassa di soggiorno a cui attingere, benedetti turisti. Adesso si è anche annunciata la partenza dei lavori per la linea 3.2, che rischia di cambiare per sempre l’assetto viario di una parte storica della città, compresi i viali del Poggi, dove già si prospettano abbattimenti degli alberi e riduzione di corsie. Sembra quasi una scena del film “Amici miei”, in cui i simpatici goliardi fanno credere agli ingenui abitanti che da lì, tra le loro case, sarebbe arrivata l’autostrada. Intanto, come si legge dai media, il traffico continua a proliferare. Sarà perché si è compensato l’avvento dei tram con il taglio delle corse dei bus, mettendo in difficoltà tutti quelli che usano il mezzo pubblico quotidianamente. Il tram è una infrastruttura efficace, ma da sola non può bastare, serve un sistema di trasporto integrato che copra l’intera città e consenta quei collegamenti interurbani che davvero possono consentire ai cittadini di rinunciare all’auto anche per i piccoli spostamenti. Così come è necessario provvedere a eliminare i bus più ingombranti dalle strette strade del centro – conclude Federico Bussolin – sostituendoli con bus ecologici più piccoli e corse più frequenti”. (s.spa.)