Il bilancio dell’attività svolta dal Consiglio comunale nei mesi dell’emergenza sanitaria

Al via l’informatizzazione dei lavori con l’abolizione della carta

Il Consiglio comunale è tornato a riunirsi nel Salone dei Duecento dopo molti mesi. Era, infatti, dal 2 marzo che l’assemblea di Palazzo Vecchio non si ritrovava nella sede statutaria.

Il presidente del Consiglio comunale ha ripercorso le tappe più importanti di questi ultimi drammatici mesi perché, anche se non siamo fuori da ogni rischio, è doveroso fare dei bilanci per valutare, per riflettere e per migliore il lavoro e le attività del Consiglio comunale.

Il 2 marzo si è svolto l’ultimo Consiglio comunale in presenza mentre il lunedì successivo si svolse un Consiglio che vide l’accordo per la costituzione di un tavolo politico denominato poi “patto per la Città”; un tavolo di confronto permanente con la Giunta per seguire ed avanzare proposte nella gestione dell’emergenza sanitaria in città. In questa fase i lavori delle commissioni furono sospesi, così come l’attività vera e propria del Consiglio. Il tavolo ha lavorato costantemente con almeno due incontri alla settimana. Il 30 marzo, 20 giorni dopo l’inizio del lockdown, si è svolto il primo Consiglio telematico. Con questa modalità il Consiglio comunale si è riunito otto volte dal 30 marzo al 1° giugno.

I lavori delle commissioni, precedentemente sostituiti dalle attività del tavolo “patto per la Città”, sono ripresi il 2 maggio. Anche i Consigli di quartiere, con le relative commissioni, sono stati predisposti in modalità telematica permettendo di affrontare delibere delicate che prevedevano l’espressione del loro parere. Con la fine della Fase 1 della pandemia il Consiglio si è avviato verso un progressivo ritorno alla normalità delle attività, ed è tornato in presenza, come ha ricordato il presidente del Consiglio comunale, nel Salone dei Cinquecento. La sala, non adatta a questo genere dei lavori, ha ospitato il Consiglio dall’8 giugno al 2 luglio per un totale di cinque sedute. E’ stata poi allestita la Sala d’Arme per i cinque Consigli comunali di luglio. Adesso che, fortunatamente, ci stiamo avviando verso la Fase 4 con la riapertura delle scuole ed il distanziamento di sicurezza determinato ad un metro, il Consiglio è tornato nelle condizioni per tornare nella sede naturale. Credo che sia doveroso fare anche un primo bilancio sull’attività svolta in questi mesi, ricorda il presidente del Consiglio comunale, anche perché forti sono state le polemiche sulla pubblica amministrazione in questa lunga fase di contenimento del coronavirus Covid-19.

L’attività del Consiglio e delle commissioni nel periodo dal 9 marzo al 31 luglio 2020 è stata la seguente: gli atti registrati dal servizio sono stati 460, di questi ben 374 esitati dalle commissioni e poi dal Consiglio, pari all’81%, tra i quali 26 delibere, 29 risoluzioni, 57 ordini del giorno, 33 mozioni, 50 domande di attualità, 38 question time. Le sedute del Consiglio comunale sono state 19 delle quali solo 8 in modalità telematica. Le sedute delle commissioni consiliari, tutte in modalità telematica con diretta streaming, sono state 232. A fronte di questi numeri, il presidente del Consiglio comunale sottolinea che la direzione del Consiglio comunale, con tutte le difficoltà del caso, con il personale posto in home e smart working ha mantenuto i livelli operativi e qualitativi di sempre; non solo, ha avviato una revisione delle procedure interne volta alla semplificazione e sburocratizzazione che sarà attivata in questo mese e che porterà evidenti benefici operativi. Si sta procedendo nella direzione della completa informatizzazione dei lavori del Consiglio comunale, fase che partirà già dal prossimo anno e che consentirà l’abolizione della carta nei lavori del Consiglio. Il Consiglio Comunale di Firenze, nonostante la lunga fase di isolamento, ha saputo organizzare la propria attività mettendo al primo posto il principio della precauzione e della salvaguardia della salute pubblica ed ha esaminato e licenziato alcune mozioni e risoluzioni importanti volte a segnalare una molteplicità di tematiche, dal lavoro alla scuola, dalle attività economiche a quelle sociali e culturali e a promuovere l’attenzione verso le città d’arte e verso la cittadinanza. Non è stato di impedimento al lavoro della Giunta e del Sindaco ed ha dimostrato di avere grandi capacità di analisi e di proposta politica. L’invito, a Giunta e Sindaco, è di valorizzare sempre di più le competenze, l’esperienza, le idee che l’aula del Consiglio comunale è in grado di esprimere. (s.spa.)

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