La Normale di Pisa a Palazzo Vegni

Lo storico immobile di San Niccolò, proprietà del Comune, ospiterà il dottorato della classe di scienze politico-sociali e il centro studi 'Cosmos'. Taglio del nastro oggi pomeriggio con l'assessore Danti

Taglio del nastro a Palazzo Vegni, lo storico immobile in San Niccolò di proprietà del Comune di Firenze in parte assegnato in comodato gratuito per 50 anni alla Scuola Normale Superiore di Pisa. 
Oggi pomeriggio è stata inaugurata la sede del dottorato della classe di scienze politico-sociali della Normale e del 'Centro sui movimenti sociali Cosmos', dopo tre anni di lavori di ristrutturazione e ammodernamento. Erano presenti l’assessore all'università e al patrimonio non abitativo Dario Danti, il direttore della Normale Luigi Ambrosio, il preside della classe di scienze politiche e sociali Guglielmo Meardi e la professoressa Donatella Della Porta, docente di scienza politica e direttrice del 'Centro Cosmos'. 
"Un risultato importante - ha sottolineato l'assessore Danti - l'amministrazione comunale ha come obiettivo la massima e più completa valorizzazione del suo patrimonio pubblico. Una valorizzazione e rigenerazione secondo quattro direttrici: università e ricerca, cultura, attività sociali e giovani generazioni. La riqualificazione di questo palazzo storico va in questa direzione perché è stata resa possibile grazie a un'altra istituzione pubblica, la Scuola Normale Superiore, che qui realizzerà iniziative a carattere educativo, formativo e culturale di grande rilievo per Firenze". "Palazzo Vegni ospiterà un centro di ricerca pubblico a servizio di una formazione moderna e altamente qualificata, aprendo opportunità eccezionali per i giovani - ha aggiunto l'assessore Danti - saranno possibili, ad esempio, collaborazioni con la sede fiorentina della Banca d’Italia, i centri di studi sindacali, nonché con la Regione Toscana come nel caso di una recente ricerca congiunta sulle infiltrazioni mafiose. Alcuni esempi di attività recenti mostrano come ognuno di questi tre assi abbia la capacità di intrecciarsi con la realtà culturale e sociale fiorentina". "Questo nuovo polo di alta formazione, dunque - ha concluso Danti - sarà un centro di apprendimento che contribuirà a mantenere la città all'avanguardia nel settore dell'alta formazione, della ricerca e dell'innovazione". (fn)

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