Palagi e Bundu (SPC): "Viale Belfiore: ma deve arrivare un altro debito fuori bilancio?"

"Una delibera di fine 2022 stabiliva una restituzione degli oneri di urbanizzazione versati dalla società poi fallita e che aveva lasciato l'area in condizioni di abbandono"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"La vicenda non è semplice, ma per questo richiederebbe uno sforzo di trasparenza da parte di chi governa la città - soprattutto dall'Assessora o dall'Assessore all'Urbanistica, se ci fosse.

Nell'area in cui sorgerà la nuova struttura di The Social Hub (impropriamente chiamata studentato) c'era un cantiere abbandonato. La vicenda rischia di essere dimenticata, ma lo spazio era diventato oggetto di ironie e attenzione nazionale.
Tanto che il TAR della Toscana aveva riconosciuto un danno di immagine, da parte della società fallita, che ha poi venduto all'attuale proprietà.

Ne abbiamo parlato a dicembre 2022, quando il Consiglio comunale ha dovuto votare un debito fuori bilancio. Perché il nostro Ente deve restituire gli oneri di urbanizzazione, versati su un permesso di costruzione scaduto e rispetto a cui niente era stato concretamente fatto. Ne è venuto fuori un meccanismo di dare e avere. Il nostro Comune doveva oltre 6.900.000 euro, ma aveva un credito di poco più di 2.700.000 euro, a cui dovevano essere aggiunti poco più di 1.380.000 euro per danni di immagine (a cui si sono aggiunti interessi per oltre 15.000 euro, al momento della delibera di dicembre 2022).

Un Ente pubblico è stato considerato come una persona. La dignità di Firenze sarebbe stata lesa. E di questo la Giunta ha fatto un elemento di rivendicazione politica.
Però alcuni mesi fa il Consiglio di Stato ci risulta essere tornato sulla decisione del TAR. Non ha modificato la decisione, ma la cifra del danno di immagine, che sarebbe scesa di diverse centinaia di migliaia di euro. Quindi dobbiamo votare un altro debito fuori bilancio, perché sono di più i soldi che dobbiamo restituire alla Fidia?

Ma se sapevamo che la vicenda non era conclusa - e nelle sentenze si chiarisce quanto sia difficile quantificare un danno di immagine - non era il caso di agire - politicamente - in modo diverso?

Comunque abbiamo depositato un'interrogazione, in modo da non arrivare sempre a eventuali delibere con il tempo insufficiente per poter studiare la documentazione e procedere correttamente nelle funzioni di Consigliere e Consiglieri comunali. Anche noi dobbiamo prenderci cura dell'immagine di Firenze". (fdr)

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