“Il neopresidente USA Donald Trump ha rilasciato una dichiarazione che prevede l'eliminazione ufficiale della riconoscibilità delle persone transgender e la limitazione dei generi al solo maschile e femminile. Tale dichiarazione rappresenta un passo indietro significativo rispetto ai diritti civili, all'inclusività e alla protezione delle minoranze negli Stati Uniti.
Le politiche di riconoscimento del genere, in particolare quelle che permettono alle persone di essere identificate e trattate in accordo con la loro identità di genere, sono fondamentali per garantire il rispetto dei diritti umani. Negare l'esistenza e il riconoscimento delle persone transgender non solo mina il loro diritto all'autodeterminazione, ma può anche comportare danni psicologici e fisici rilevanti. L'eliminazione di politiche che supportano le persone trans rischia di alimentare la stigmatizzazione, la discriminazione e la violenza contro una comunità già vulnerabile.
Limitare il concetto di genere al solo binarismo maschio-femmina non rispecchia la complessità e la diversità delle esperienze umane in termini di identità di genere. L'idea di ridurre il genere a due categorie fisse non solo ignora le realtà biologiche, psicologiche e sociali di molte persone, ma può portare a conseguenze negative per la società nel suo complesso, alimentando conflitti politici e sociali, creando divisioni anziché promuovere l'unità e il rispetto reciproco.
Infine, un simile approccio compromette i progressi fatti negli ultimi decenni in termini di diritti umani, uguaglianza e rispetto della diversità. Le politiche di inclusione e protezione delle persone transgender sono cruciali non solo per il loro benessere, ma anche per il progresso di una società più equa e giusta”.
Lo dichiara il consigliere PD Andrea Ciulli
(fdr)