La consigliera del Partito Democratico Barbara Felleca ha presentato, in Consiglio comunale, un question time al quale ha risposto l'assessore al personale Alessandro Martini sul diritto alla conciliazione tra vita familiare e lavoro per le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Firenze. “Una pronuncia recente del giudice del lavoro di Firenze ha, sostanzialmente, stabilito quale vero e proprio diritto del lavoratore il diritto alla conciliazione dei tempi vita-lavoro. Questo – ha spiegato la consigliera del Partito Democratico Barbara Felleca – precorre una direttiva europea che nel 2020 introduce l'equilibrio fra attività professionale e vita familiare. Il welfare aziendale e la conciliazione dei tempi vita-lavoro per i genitori lavoratori sono fondamentali anche per garantire la buona amministrazione, poiché il benessere psicofisico del lavoratore è anche “conditio sine qua non” per una migliore attività lavorativa. I dipendenti vanno tutelati e salvaguardati. Mi rendo conto che è un lavoro lungo ma è giusto confrontarsi su questi temi”.
“Come Amministrazione – ha risposto l'assessore Martini – siamo molto interessati al tema anche perché il tema del benessere e della conciliazione vita-lavoro è importante, soprattutto per le lavoratrici che rappresentano oltre il 60% dei dipendenti (2.321 a fronte di 1.537 uomini). Tra i provvedimenti già adottati la flessibilità di un'ora sia in entrata che in uscita con possibilità di avvalersi di entrambe le facoltà nella stessa giornata. Può essere richiesto l'orario agevolato di 7 ore e 12 minuti più, per obbligo di legge, la pausa pranzo di 30 minuti su cinque giorni lavorativi. E' possibile l'ingresso anticipato alle 7.30 oppure una flessibilità oraria in accordo col dirigente responsabile. Tali istituti – ha aggiunto l'assessore Martini – sono previsti nel caso di particolari situazioni familiari, sociali o personali compresa la presenza di figli in età scolare”. L’assessore ha poi ricordato che il Comune di Firenze, in qualità di PA-pilota nel progetto ‘PON Governance E capacità istituzionale’ sta lavorando al progetto del lavoro “agile” che tra le varie finalità persegue anche una migliore conciliazione vita-lavoro. “L’obiettivo è avere, nei prossimi tre anni, almeno il 10% dei lavoratori inseriti in questo progetto” ha concluso l’assessore Martini. (mf - s.spa.)