Maria Federica Giuliani: “Padroni di casa”. “Importanti esposizioni che hanno come primo obiettivo quello di aprirsi sempre più alla città”
La Commissione Cultura del Comune di Firenze, presieduta da Maria Federica Giuliani, si è riunita presso la Fondazione Casa Buonarroti in via Ghibellina n.70. Prezioso scrigno dell'opera michelangiolesca gestita e valorizzata con passione e competenza dalla presidente Pina Ragionieri e dal direttore Alessandro Cecchi. Un immenso patrimonio che grazie al testamento del Cav. Cosimo Buonarroti, del 9 febbraio 1858, è oggi meta dei tanti appassionati e che mantiene un rapporto privilegiato con il Sistema Museale del Comune di Firenze, facendo parte del circuito della Firenze Card. Un casa – museo che è un monumento, un luogo della memoria e di studio del genio di Michelangelo, artista longevo morto a 94 anni. Il 6 marzo si è celebrata in Santa Croce, il tempio delle glorie italiche, la cerimonia per ricordarne la nascita nel 1475. Il monumento funebre della famiglia Buonarroti, che accoglie ben 69 appartenenti alla famiglia, opera del Vasari, è stato di recente restaurato grazie a cento benefattori da tutto il mondo appassionati del genio che hanno voluto così partecipare al prezioso progetto di recupero, «In the name of Michelangelo», voluto dall’Opera di Santa Croce.
Quest'anno le esposizioni avranno come tema “Padroni di casa”, importanti esposizioni con l'obiettivo di aprirsi sempre più alla città e far scoprire le tante, preziose, opere poste all'interno della Casa-Museo Buonarroti.
La seduta della Commissione presso Casa Buonarroti sottolinea il legame intenso e unico in uno dei più significativi voluto dal giovane Buonarroti, un'occasione speciale di visita tra le realtà museali fiorentine ed offre, in primo luogo, l’emozione di ammirare due celebri rilievi marmorei, capolavori della prima giovinezza di Michelangelo: la Madonna della Scala, testimonianza intensa dello studio appassionato di Donatello, e la Battaglia dei centauri, segno eloquente di un amore mai sopito per l’arte classica. Ma non meno significativo, per chi varca il portone del palazzo secentesco di via Ghibellina a Firenze, è collegare le opere michelangiolesche con le vicende secolari della famiglia Buonarroti, che si è prodigata per ampliare la dimora, per abbellirla, per conservarvi preziose eredità culturali tra cui l’importante archivio e la biblioteca per raccogliervi rare collezioni d’arte: dipinti, sculture, maioliche, reperti archeologici distribuiti oggi nei due piani del Museo. Una sala appositamente attrezzata espone a rotazione piccoli nuclei della collezione di disegni autografi di Michelangelo di proprietà della Casa, costituita da duecentocinque preziosi fogli. Il significato della Casa Buonarroti non si esaurisce però nella celebrazione di una figura eccezionale come quella di Michelangelo, sull'architetto e scultore la Casa propone un Michelangelo poeta e possiede ed espone opere rese più ricche dai doni che si sono aggiunti al patrimonio familiare nonché da pezzi concessi in deposito da musei fiorentini, come il modello ligneo per la facciata di San Lorenzo; l'incremento ed il continuo aggiornamento della biblioteca e della fototeca, la tutela e lo studio dell'Archivio della Famiglia e della collezione di disegni di Michelangelo e della sua Scuola restano le priorità di questa eccelsa Fondazione. (s.spa.)