Libri, presentato a Palazzo Vecchio il volume in tre tomi ‘Giorgio La Pira: i capitoli di una vita’

Il sindaco Nardella: “Opera di altissimo livello dal punto di vista storiografico, archivistico e scientifico”

A 15 anni è già corrispondente da Messina di un periodico studentesco milanese. Con gli amici Salvatore Quasimodo e Salvatore Pugliatti è tra i protagonisti delle vicende culturali della città a cavallo degli anni Venti e – dopo l'approdo alla fede – fa di tutto perché anche loro compiano lo stesso percorso. Di Pugliatti sarà anche padrino di Cresima nel 1933. Giunto a Firenze nel maggio 1926, raduna presto intorno a sé un gruppo di giovani, che si impegnano – come lui – nell'apostolato e nella testimonianza di amore verso i più poveri. All'alba delle prime discriminazioni razziali dà vita ad un foglietto – «Luci del Vecchio Testamento» – per manifestare la vicinanza ai «fratelli ebrei». Vi sono tanti aspetti inediti o poco conosciuti in questa nuova biografia cronologica di Giorgio La Pira dal titolo ‘Giorgio La Pira: i capitoli di una vita’ scritto da Giovanni Spinoso e Claudio Turrini.

Il volume in tre tomi è stato presentato a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella, dal presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, dagli autori, dal presidente della Fup prof. Dimitri D’Andrea, dalla presidente della Fondazione La Pira prof.ssa Patrizia Giunti. 

“La nuova biografia cronologica di Giorgio La Pira è un lavoro di altissimo livello dal punto di vista storiografico, archivistico e scientifico - ha detto il sindaco Nardella -. Mi congratulo con tutti i soggetti che hanno lavorato alla realizzazione di quest’opera perché rimane una pietra miliare nella letteratura dedicata alla grande figura di La Pira, che ha avuto il coraggio e l’anticonformismo sufficienti per dialogare con tutti, anche con gli avversari più lontani. Credo che questa caratteristica sia per noi illuminante. Dobbiamo recuperare questo spirito: la missione di Firenze è accogliere chiunque”.

''Questo prezioso 'giornale di bordo' della vita quotidiana del professor La Pira - ha dichiarato il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori - ci aiuta a comprendere, se possibile ancora maggiormente, la grandezza di quest'uomo e le sue straordinarie relazioni con i grandi della terra. Complimenti ai due curatori Spinoso e Turrini per la impegnativa opera di riordino di un materiale vasto e inedito che viene ora messo a disposizione del pubblico e degli studiosi. La sua lettura rafforza la straordinaria attualità del messaggio del Professore, come testimoniato dal recente incontro dei vescovi e dei sindaci dei Paesi del Mediterraneo''.

Nata su richiesta della Fondazione ed edita dalla Firenze University Press, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze, l’opera si è avvalsa di una ampia documentazione dell’Archivio La Pira e di testimonianze preziose come quelle di Oliviero Olivieri, segretario personale del sindaco in Palazzo Vecchio, di Giorgio Giovannoni, che lo ha accompagnato in molti viaggi all’estero e di Mario Primicerio con cui compì la missione di pace in Vietnam nel novembre 1965. Altra fonte importante le ampie cronache dei quotidiani dell’epoca, in particolare quelle del «Giornale del Mattino», del quale fu prima cronista e poi redattore capo negli anni Sessanta Vittorio Citterich, che il Professore volle con sé nello storico viaggio a Mosca nell'agosto 1959 e che rimase sempre suo amico fidato.

Gli autori della nuova biografia sono due giornalisti professionisti di Firenze, Giovanni Spinoso e Claudio Turrini, che hanno conosciuto da vicino il professore. La Fondazione ha dato loro modo di visionare molti documenti inediti, tra cui per la prima volta i quaderni-diario di Giorgio La Pira e di verificare così date, nomi, contatti e sottolineare annotazioni del professore su momenti e iniziative particolari.

Il primo tomo (776 pagine) ripercorre anno dopo anno «i capitoli di una vita» del Professore dal 1904 al 1950. Dalla natìa Pozzallo, cittadina mediterranea sulla punta della Sicilia orientale, agli studi di ragioneria e di giurisprudenza a Messina, con la riscoperta della Fede, suggellata dall'esperienza mistica della Pasqua 1924. Dalla scelta di laurearsi a Firenze nel 1926, con una tesi in Diritto romano, all'apostolato tra i giovani dell'Azione cattolica e l'amicizia con gli ebrei.

Dal 1939 al 1940 la pubblicazione della rivista «Principî» contro fascismo e nazismo e la creazione nel 1943 del foglio clandestino «San Marco». Dopo l'8 settembre, ricercato dalla polizia politica fascista, La Pira trova rifugio a Fonterutoli nel Senese, ospite della famiglia Mazzei.

Particolarmente significativo il periodo tra il dicembre 1943 e l’agosto 1944, quando La Pira – raggiunta Roma – opera attivamente dapprima sotto la protezione di Giuseppe Pollicina e di mons. Mariano Rampolla del Tindaro, poi di mons. Giovanni Battista Montini. Nella capitale, tra l’altro, anima le Messe del povero che don Moresco aveva iniziato sull'esempio fiorentino e continua a seguire a distanza con grande premura quella di San Procolo, rimasta nelle mani dei suoi collaboratori.

Tornato il 2 settembre 1944 nella Firenze finalmente liberata, è nominato alla presidenza dell’Ente comunale di assistenza e viene eletto il 2 giugno 1946 alla Costituente, dove è protagonista nella stesura della prima parte della nostra Carta costituzionale. Ne sperimenterà gli orientamenti come parlamentare e sottosegretario al ministero del Lavoro nel V governo De Gasperi, dal maggio 1948 al gennaio 1950.

Il secondo tomo (710 pagine), è centrato sull'esperienza di La Pira sindaco di Firenze, tra il 1951 ed il 1964: tre mandati caratterizzati dall'attenzione agli ultimi ed ai poveri, dalla difesa del lavoro, del diritto alla casa e della giustizia sociale, ma anche dal dialogo con culture e fedi diverse, riaffermando il valore inalienabile delle città e il loro protagonismo sulla scena mondiale.

Il terzo tomo (614 pagine) ripercorre gli anni dal 1965 al 1977, forse i meno conosciuti, che coincidono invece con l’impegno a tutto campo di La Pira per costruire la pace, attraverso il disarmo ed il dialogo tra i popoli, accettando la nomina, nel 1967 a Parigi, alla presidenza della Federazione mondiale delle città gemellate per la quale delineò subito l’impegno di «unire le città per unire le nazioni».

Il volume, arricchito da una Prefazione del cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, da una presentazione della Fondazione La Pira, nonché da una dettagliata Nota degli Autori, offre numerosissime schede biografiche, un ampio indice dei nomi e la bibliografia completa e aggiornata.

La ricerca riporta, alla fine di ogni anno, un utile riepilogo cronologico, che accresce ulteriormente la documentazione sull'attività instancabile di Giorgio La Pira.

 

 

Scroll to top of the page