Approvato in Consiglio comunale. Il Comune si conferma virtuoso: garantiti servizi e ridotte tasse e tariffe. Rinviate le scadenze sulle imposte locali per il 2021. Da ora in poi gli atti di bilancio avranno focus sul contrasto alle discriminazioni verso le donne
Via libera dal Consiglio comunale alla delibera dell’assessore al bilancio Federico Gianassi con il rendiconto di gestione 2020 del Comune di Firenze, con la quale Palazzo Vecchio approva anche l'indirizzo sulla redazione del bilancio di genere, ovvero una riclassificazione di tutti i bilanci di previsione e consuntivi che da adesso in poi verranno elaborati evidenziando le politiche adottate o da adottare per promuovere la parità di genere.
"Il 2020 è stato un anno difficilissimo per la pandemia, ma grazie ad interventi di risparmio ed al contributo dello Stato il rendiconto del 2020 ha fotografato risultati buoni – ha spiegato in aula l’assessore Gianassi - salvaguardando i servizi al cittadino e diminuendo le tasse. Con questa delibera inoltre diamo il via ad un nuovo corso per le politiche di bilancio, introducendo il bilancio di genere: un'innovazione culturale, politica ma anche tecnica che ci guiderà nella redazione dei bilanci e ci imporrà di confrontarci con la questione di genere e di dare risposte concrete”.
Con la delibera di oggi, con un emendamento presentato dallo stesso Gianassi, viene formalizzato anche il rinvio delle tariffe comunali. In particolare, la prima scadenza Tari per le utenze non domestiche passa dal 30 aprile al 31 luglio, la seconda scadenza Tari non domestica al 2 dicembre. Inoltre la prima scadenza del canone unico permanente e mercati sul suolo pubblico passa dal 31 luglio al 30 settembre, con slittamento delle altre rate al 31 ottobre e 30 novembre. Si ricorda che è già stata approvata la cancellazione del canone suolo pubblico per tutti i dehors/tavolini di bar e ristoranti per tutto il 2021 e, grazie al Dl sostegni del governo, anche la cancellazione fino a giugno 2021 per tutti gli ambulanti.
Nel rendiconto di gestione 2020 approvato oggi c’è inoltre la riduzione di tasse e tariffe per circa 40 milioni di euro (sgravi e riduzioni su Imu e Tari, azzeramenti Cosap, taglio del Cimp) fatta dal Comune lo scorso anno alle attività in crisi per la pandemia, l’accresciuta velocità nel pagamento dei fornitori e nuovi investimenti.
Nel dettaglio, le spese correnti del 2020 sono state sostenute per 577 milioni. Sul capitolo investimenti invece le spese impegnate sono state 106 milioni di euro, addirittura superiori di 10 milioni rispetto all’anno precedente. L’indebitamento dell’ente, pure a fronte di un incremento degli investimenti registrato negli ultimi anni, si è attestato a 491 milioni ed ha assunto un valore ben cinque volte inferiore al limite di legge. Persiste una ottima gestione della cassa, che chiude con una consistenza finale di quasi 196 milioni. Viene contestualmente confermato il rispetto dei tempi medi di pagamenti, con il relativo indicatore annuo che anche per il 2020 chiude con un valore migliore rispetto a quello del 2019 ( -11,63 giorni rispetto al termine di legge a fronte dei -4,65 giorni del 2019). Tutti i fornitori sono stati quindi pagati in anticipo rispetto alle scadenze di quasi 12 giorni. Si conferma anche per il 2020 il consolidamento del fondo per i crediti di dubbia esigibilità, che si attesta a 237 milioni di euro (era di appena 14 milioni a fine 2013), risultato importante perché garantisce che le spese siano finanziate da entrate effettivamente e concretamente incassate. Il complesso delle spese comunali è stato finanziato nel 2020 per 325 milioni di euro da entrate tributarie (molte delle quali hanno subito una flessione per effetto del Covid ), per 177milioni da trasferimenti correnti (in parte compensativi rispetto alla flessione delle entrate tributarie), per 171 milioni da entrate extra tributarie e per 110 milioni da entrate in conto capitale ed indebitamento. Il Comune ha infine contratto nuovi mutui nel 2020 per finanziare investimenti per 32 milioni di euro. Nel 2020 il Comune ha garantito l'erogazione dei servizi con contestuale riduzione di tasse e tariffe, con nuove aliquote Imu agevolate (tra cui ricordiamo quella per gli immobili soggetti a canone di locazione commerciale ridotto e quella per le abitazioni con contratto di tipo "concordato"), riduzione della parte variabile della tari per i contribuenti " non domestici", che hanno risentito delle chiusure per effetto della pandemia, riduzione del canone pubblicitario e di quello di occupazione del suolo pubblico.
Con questa delibera inoltre si è stabilito che d'ora in avanti i documenti di programmazione e rendicontazione del Comune di Firenze saranno accompagnati dal bilancio di genere. Vi sarà una sezione dedicata ai numeri della città, in particolare analisi statistiche elaborate sul territorio, sulla parte economica e sociale che riguarda le donne, partendo da nuclei familiari, donne che lavorano, quali ruoli hanno. Sarà fatto poi un esame degli investimenti nel bilancio dell'Amministrazione che aiutano a contrastare differenze o discriminazioni di genere eventualmente esistenti in città e la correzione-integrazione-potenziamento delle politiche di bilancio per favorire la parità di genere. (sp)