Per dare un contributo alla commemorazione dello sterminio di rom e sinti europei ricordato nella giornata del 2 agosto, la Commissione sette e la Commissione Nove si sono riunite in seduta congiunta presso il Memoriale delle deportazioni appena inaugurato.
Qui le due commissioni hanno incontrato il prof. Bravi, uno dei curatori scientifici della nuova sistemazione museale, e rappresentanti della comunità rom e sinta, Ernesto Grandini, Emanuele Piave, Noell Maggini e Razija Rufat.
Grazie alla collaborazione tra Comune di Firenze Comune di Prato, regione Toscana, Museo della Deportazione e della Resistenza, Aned e Università di Firenze, è oggi possibile visitare un luogo che ricostruisce l’affermarsi del fascismo e del nazismo, le persecuzioni, le deportazioni, l’orrore dei lager e la costruzione della memoria.
“Il prof. Bravi, che ringrazio della grande competenza e generosità a guidarci nel percorso” ha affermato la Presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi “ci ha permesso di confrontarci con la storia della discriminazione violenta e perdurante contro la comunità rom e sinta, collocandola in un quadro storico e di attualità che ha riportato dignità a questo pezzo di storia negata. Grazie anche alle testimonianze di Ernesto Grandini e Razija Rufat che ci hanno ricordato quanto ancora oggi sia dimenticato lo sterminio di 500.000 rom e sinti e quindi quanto siano importanti scelte istituzionali e di conoscenza che rompono il silenzio e aiutano anche la comunità rom e sinta a riappropriarsi con orgoglio della propria storia”.
“La partecipazione in presenza al Memoriale, per quanto riguarda la Commissione Nove – ha aggiunto la Presidente della Commissione Istruzione, formazione e lavoro Laura Sparavigna – oltre a unirsi nella commemorazione delle vittime del Porrajmos, è anche parte di un percorso di approfondimento fatto nel corso dell’anno per capire come sia coltivata la memoria di questa nostra storia. Da questo punto di vista non si può che apprezzare lo sforzo del Comune di Firenze che nei programmi delle chiavi della città offre più occasioni di approfondimento e conoscenza sulle persecuzioni e la lotta partigiana”.
Alla congiunta erano presenti anche la Presidente del quartiere 3, Serena Perini, e Vania Bagni di Anpi. (s.spa.)