Proposto un gioco per conoscere i propri diritti e le responsabilità ad essi connesse, sperimentando un processo di ascolto e partecipazione enunciati nella Convenzione.
Un incontro tra studenti delle quinte della scuola primaria Fanciulli e l’assessora all’Educazione e alla Cultura della memoria e della legalità Benedetta Albanese nella mattina di mercoledì 20 novembre 2024, data del 35esimo anniversario dell’adozione della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza.
“Il 20 novembre è la Giornata dei diritti dell'infanzia e dell’adolescenza”, ha spiegato l’assessora Albanese, “il diritto alla protezione da ogni forma di violenza, il diritto all’ascolto, il diritto all’educazione, il diritto alla non discriminazione, il diritto a vedere gli adulti agire sempre nell’interesse superiore del minore. Di questo si parla oggi in tutto il mondo, perché le Nazioni Unite hanno ormai da 35 anni diffuso un trattato, il più ratificato al mondo ma anche purtroppo il più disatteso. Ne abbiamo parlato con i bambini e le bambine della scuola primaria Fanciulli, e grazie a loro attraverso un gioco abbiamo approfondito il tema dei diritti, che dovrà accompagnarli per tutta la loro vita, non solo di bambini ma anche di adulti, perché le nuove generazioni sono il nostro futuro migliore”.
Durante l’incontro è stato proposto un gioco con l’obiettivo di avvicinare alla conoscenza dei propri diritti e alle responsabilità ad essi connesse, sperimentando un processo coerente con i principi di ascolto e partecipazione enunciati nella Convenzione.
Tra i temi della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza affrontati nel corso della mattinata, quello della “Non discriminazione” (art. 2), in base al quale i diritti sanciti devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di origine, provenienza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino o adolescente o dei genitori, e quello del “Superiore interesse” (art. 3), per cui in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino o adolescente deve avere la priorità; sono stati inoltre affrontati il Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6), per il quale gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati, e l’Ascolto delle opinioni del minorenne (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenere in adeguata considerazione le opinioni emerse.