Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Giovanna Sesti (Firenze Riparte a Sinistra): “L’accessibilità urbana deve prevedere una buona programmazione”

“Importante la sensibilizzazione sulle barriere architettoniche. Ci sono numerosi atti, approvati anche dai consigli di quartiere e da Palazzo Vecchio, da cui la Giunta può concretamente ripartire”

“Abbiamo visto sulla stampa l’iniziativa della Consigliera Monaco e del Sindaco di Firenze per quanto riguarda le barriere architettoniche. L’interesse della Giunta sull’argomento – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi con Giovanna Sesti di Firenze Riparte a Sinistra – è sicuramente un passaggio fondamentale per rendere la città vivibile, ma non è neanche lontanamente sufficiente. Quello che è stato denunciato in queste ore non è che una parte degli ostacoli che tante cittadine e cittadini devono affrontare ogni giorno.

Come gruppo consiliare e forze politiche – proseguono Bundu, Palagi e Sesti – abbiamo già da tempo portato avanti diverse campagne per sensibilizzare la cittadinanza e l'Amministrazione sulla questione delle barriere architettoniche e ci siamo impegnati per evidenziare gli errori di progettazione fatti anche nei lavori più recenti. Nella scorsa consiliatura un emendamento del gruppo della sinistra d'opposizione ha previsto l'annullamento dei costi di occupazione di suolo pubblico per le rampe d'accesso ai negozi e gli interventi a loro legati.

Abbiamo quindi una base e gli strumenti per portare avanti un progetto e una visione urbana più inclusiva, confrontandoci con l'associazionismo e le realtà da molti anni (se non decenni) attive sul fronte dell'accessibilità urbana. 

Serve una promozione dell’inclusività e da parte del Comune una buona strategia che possa partire proprio dai costi zero.

Lasciamo da parte la retorica del decoro – concludono Bundu, Palagi e Sesti – e focalizziamoci su tutti quegli interventi che facciano di Firenze una città a misura di tutte e di tutti, quindi dei loro bisogni”. (s.spa.)

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