Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Le persone non autosufficienti non escano dal servizio sanitario nazionale”

“Parere favorevole oggi in Commissione 4, dove sono state audite Medicina Democratica, Fondazione promozione sociale e Cub Sanità, promotrici di una campagna da cui è nata la risoluzione approfondita in queste settimane”

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, consiglieri di Sinistra Progetto Comune

“Grazie alla disponibilità della Presidente della Commissione 4 oggi abbiamo potuto audire due voci importanti, da tempo impegnate nella tutela dei diritti delle persone. Una rappresentante di Cub Sanità e Medicina Democratica Firenze, assieme a una persona della Fondazione promozione sociale di Torino.
Hanno confermato l'attualità di una risoluzione depositata per chiedere al Governo di cambiare atteggiamento sugli interventi legislativi in materia di non autosufficienza.
Nella versione emendata, che ha ricevuto oggi parere favorevole in Commissione, si chiede di salvaguardare il carattere universalistico del Servizio sanitario nazionale, evitando ulteriori distinzioni (di carattere sociale o socio-economico). Inoltre si indica la necessità di:
- confermare e mantenere la titolarità sanitaria e della titolarità sanitaria e della programmazione e del finanziamento delle prestazioni socio-sanitarie in ambito Lea: domiciliari, semiresidenziali e residenziali;
- confermare l’esigibilità e l’aumento degli interventi sanitari a domicilio: infermieristici, diagnostici (come la radiologia domiciliare e i prelievi per esami), riabilitativi destinati anche alle persone malate non autosufficienti;
- formalizzare, come diritto esigibile sotto la titolarità del Servizio sanitario nazionale (Lea) e con una sua compartecipazione finanziaria, di un contributo per la tutela negli atti della vita quotidiana (per esempio: l’aiuto per la messa a letto e l’alzata, l’accompagnamento all’utilizzo del bagno o alla pulizia e all’igiene personale per chi è incontinente, la preparazione di alimentazione adeguata e/o l’imboccamento; l’aiuto nella vestizione, il monitoraggio e la somministrazione delle terapie) delle persone anziane malate non autosufficienti con un meccanismo articolato e capace di seguire l'evoluzione dei bisogni della persona.
Ringraziamo chi ci ha proposto di portare in Palazzo Vecchio questo testo e cercheremo di trovare una soluzione perché quanto prima possano esprimersi tutti i gruppi presenti nel Salone de' Dugento”. (s.spa.)

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