Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Nessuna discriminazione per il personale sanitario”

“In un’emergenza che pare quasi debba essere dimenticata con l’avanzare della campagna vaccinale, è necessario evitare l’esclusione di personale medico solo perché privo di cittadinanza”

“Ci sono troppe cose che vengono dimenticate in questo periodo, con troppa fretta. Se lasciarsi i brutti ricordi alle spalle è umano, non lo è rimuovere il supporto arrivato da alcun paesi, a partire dalla brigata di Cuba, nei momenti di maggiore difficoltà.

A chi era in pensione – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – è stato chiesto di rientrare in attività e purtroppo gli investimenti previsti per il Sistema Sanitario Nazionale al momento non sono adeguati, rispetto ai decenni di tagli che ci sono stati.

In questo quadro colpisce il meccanismo discriminatorio per cui si impedisce a chi non ha la cittadinanza di non poter accedere a posti di lavoro con qualifica dirigenziale, senza quindi poter svolgere l'attività medica: si tratta di un elemento in parte superato dal cosiddetto decreto Cura Italia, che però non viene applicato uniformemente in tutte le regioni.

Questa mattina le Commissioni 4 e 7 hanno dato parere favorevole a una risoluzione depositata in questi giorni dal nostro gruppo: ringraziamo la maggioranza per il confronto e gli emendamenti, con cui siamo giunti a un testo di sintesi, con cui chiederemo al Consiglio comunale di prendere una posizione chiara sul tema, evidenziando al Governo la necessità di adeguarsi alle indicazioni europee e superando ogni elemento discriminante.

Un’azione legislativa necessaria anche a prescindere alla situazione di emergenza: pensate a tutte quelle persone che vengono a studiare in Italia, pagando le tasse e concludendo il percorso di studi. Perché non dare l'opportunità di restare nel Paese con le loro competenze, lavorando per il pubblico (visto che invece il privato può procedere alle assunzioni)?

Non è giusto che chi ha le competenze e i titoli per esercitare un lavoro non venga messo in condizione di farlo: se non saremo capaci di comprenderlo neanche in questa situazione di necessità – concludono Bundu e Palagi – c’è davvero poca speranza da avere per il nostro futuro, per questo siamo particolarmente soddisfatti che si sia compreso il merito di questa lotta, con tanto di sottoscrizione da parte dei colleghi e delle colleghe della maggioranza”. (s.spa.)

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