Bundu e Palagi (SPC): "La cittadinanza non può essere negata"

"Contro ogni principio discriminatorio, parere favorevole questa mattina su una proposta che chiede di fermare ogni ritiro della cittadinanza, una pratica ritenuta anticostituzionale"

Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Due persone sbagliano. A una viene tolta la cittadinanza, all'altra no. Per quale ragione? Chi partecipa a una guerra contro lo Stato italiano o accetta incarichi in altri governi può vedersela ripristinata, mentre chi nasce nel nostro Paese ma ottiene la cittadinanza in un secondo momento finisce per non poterla più avere. Si tratta di una situazione assurda e ingiusta, che viola i principi costituzionali e condanna numerose persone a un evidente rischio di rimanere apolidi, inesistenti. Non solo: è una violazione del diritto internazionale, con l'Italia impegnata a subordinarlo alla propria azione legislativa, ignorando accordi che pure ha sottoscritto. Neanche la rivisitazione dei cosiddetti decreti sicurezza ha sollevato il tema, ma si tratta di un principio da stralciare.

Il parere favorevole espresso questa mattina in Commissione 7, su un testo emendato dalla maggioranza, che ringraziamo - a partire dalla Presidente - per essere entrata nel merito e aver colto il senso della richiesta, ci fa guardare con positività al Consiglio comunale chiamato a votare questo atto. Occorre togliere la possibilità di revocare la cittadinanza, superando logiche reazionarie e inumane, che vanno dalla negazione della residenza alla sottrazione di diritti acquisiti, promuovendo politiche con cui intere esistenze vengono formalmente cancellate, mentre le vite concrete proseguono, invisibili alle istituzioni, creando situazioni di forte sofferenza e marginalità, basate sull'iniquità". (fdr)

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