Bundu e Palagi (SPC): "La libertà di espressione non può mancare di rispetto alla dignità delle donne"

"Abbiamo chiesto impegni concreti alla Giunta, come a Bergamo, ma non capiamo se quella pubblicità offensiva sarà ancora a giro per la nostra città"

Questo l'intervento di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune

"Spargere disinformazione sul tema dell'interruzione di gravidanza è pratica grave, specialmente se si ricopre un ruolo pubblico e si sceglie di farlo durante una seduta del Consiglio comunale. Quanto sostenuto dal Consigliere Asciuti oggi ci indigna. Inutile continuare a parlare di libertà di stampa o di censura. Ogni farmaco è etimologicamente anche veleno, basta una ricerca sui motori di ricerca per svelare questa sconvolgente verità.

Il problema è parlare del corpo delle donne come mero involucro, negando completamente decenni di lotte per l'autodeterminazione e giudicando la vita delle persone. Non basta essere educati per rendere accettabili delle dichiarazioni lesive della dignità umana.

Nel ruolo pubblico rispondiamo alla Città. Si può anche essere convinti di operare solo per conto di una dimensione divina in privato, ma non da rappresentanti di un'istituzione democratica. In questa funzione ci vorrebbe più senso della Repubblica. Al gruppo della Lega le cose stanno bene così? Al resto delle destre in Consiglio? 

Alla Giunta abbiamo chiesto invece cosa intendesse fare, a parte rilasciare qualche dichiarazione e la diffida. Non ci risulta siano state prese in considerazioni altre iniziative, analoghe a quelle di Bergamo o che comunque siano in grado di garantire che non si veda più quel tipo di manifesto in città". (fdr)

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