Caos multe e foglietti rosa. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): “Anche in Giunta non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...”

Oggi in Consiglio comunale abbiamo proposto una domanda piuttosto precisa sulle sanzioni al codice della strada: le multe, per capirsi.
Abbiamo tutti letto i giornali della scorsa settimana – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundue e Dmitrij Palagi – e tutti ormai sappiamo che il cortese preavviso rosa i vigili non ce lo potranno più lasciare sul vetro della macchina, almeno quando possibile, come per i divieti di sosta.
Sappiamo benissimo, anche se l'Assessore ci dice che non conosciamo la materia e che non leggiamo i suoi comunicati in rete civica, che il preavviso non è obbligo nel procedimento sanzionatorio. Ma ne facciamo anzitutto una questione di civiltà, perché se si sbaglia è giusto pagare la sanzione, ma è anche giusto poterlo fare velocemente pagando qualcosa meno, come la legge prevede, cioè risparmiandosi i costi della notifica e usufruendo dello "sconto" dei primi cinque giorni. Che poi sono anche un incasso certo e veloce per le casse pubbliche, senza possibilità di ricorsi.
Quello che abbiamo chiesto all'Assessore, che ovviamente ha preferito leggerci la lezione sul procedimento sanzionatorio, era però altro.
Noi avremmo voluto sapere se, a fronte di quanto previsto dalla legge per le nuove modalità di pagamento delle sanzioni al codice della strada, la mancanza di adeguamento nei termini del Comune di Firenze configurasse concretamente la possibilità di una violazione di legge, con conseguenti riflessi sul procedimento sanzionatorio e con annullamento davanti alla giustizia di pace e quindi si potesse configurare una conseguente responsabilità erariale e/o amministrativa e/o disciplinare per i dirigenti responsabili.
Dato atto pertanto che la mancanza del “preavviso rosa” non infici il procedimento (come già ribadito dai comunicati stampa dell'assessore), in quanto non avrebbe valore di elemento essenziale ai sensi di legge, ci domandiamo però anche perché il vigile (che già è destinato ad un compito ingrato, per quanto necessario) non possa lasciare allora una diversa forma di preavviso, quasi un cortese biglietto da visita sul vetro dell'auto, che avverta chi abbia preso la multa di verificare della possibilità di pagare subito, usufruendo dello sconto dei cinque giorni e di risparmiarsi la spesa della notifica.

Ma l'Assessore – concludono Bundu e Palagi – ci ha confermato che il problema non è il preavviso, ma il fatto che il Comune di Firenze non si sia adeguato a quanto previsto dalla legge, che non permette di pagare subito.
...E allora, Assessore, a che gioco giochiamo?!...”. (s.spa.)

Scroll to top of the page