Cerimoniale, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Quando le belle parole restano vuote”

“La scomparsa di Luca Palandri è stata salutata con commozione e affetto sincero, che non meritavano di vedere novità organizzative al cerimoniale che invece lasciano una brutta ferita nel ricordare una figura preziosa per il nostro Comune”

“Se ieri l’Assessore non fosse stato costretto a rispondere in aula è probabile che l'interrogazione di mesi fa sarebbe rimasta senza risposta fino al 2021. Invece – spiegano i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – ci sono arrivate finalmente alcune spiegazioni, parziali e di evidente imbarazzo.

La morte di Luca Palandri è stata una bruttissima notizia, a cui tutto il Comune (e non solo) ha reagito con commozione e forte sconcerto. Ai funerali erano presenti moltissime autorità, tra cui parlamentari e altre figure che sono “passate” dalla nostra città. Mancava invece il Sindaco in carica, che pure ha svolto un mandato di cinque anni in precedenza. La professionalità e il carattere di Luca Palandri – aggiungono Palagi e Bundu – sono un ricordo che meritava di non essere ferito da una riorganizzazione del cerimoniale che ora riconosce un'indennità di carica che prima non c’era.

Le risposte ricevute a un'interrogazione - che abbiamo presentato insieme ai consiglieri Montelatici (Lega) e Cellai (Forza Italia) - fanno riferimenti a un sistema su due squadre che era stata l’Amministrazione a volere, senza nessun riconoscimento che invece oggi è “apparsa”.

Quali siano le ragioni non è chiaro. Siccome vanno via delle persone si sceglie di non farne arrivare di nuove? Inoltre per quali ragione le persone sono andate via, c'erano problemi sull'organizzazione del lavoro che non si sono voluti affrontare? Davvero prima non c'erano ragioni di riconoscere le professionalità presenti, oggi rimpiante?

Lo diciamo con grande rispetto per le istituzioni – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – e senza nessuna volontà polemica, ma davvero ci sembra tutto troppo assurdo per poter restare in silenzio”.

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