“Sorprendente la risposta di ieri sera: i gruppi di maggioranza sono allo sbando ma trovano il tempo per fare polemica con la sinistra?”
“Ieri in Consiglio comunale, quando è venuto a mancare il numero legale su un atto richiesto dal Partito Democratico, ci risulta mancassero sia il capogruppo che la vicecapogruppo (l’altra è diventata assessora e non è mai stata sostituita). Mancava anche la capogruppo della Lista Nardella. La maggioranza – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – era quindi allo sbando, su un suo atto.
Nonostante questo, ieri sera c’è chi ha trovato il tempo di rispondere a un nostro comunicato stampa e fare polemica, parlando di lezioni di moralità che nessuno può dare. Concordiamo. Facciamo politica, mica filosofia morale. In compenso ieri – aggiungono Palagi e Bundu – abbiamo avuto una discutibile lezione di senso delle istituzioni e responsabilità politica.
C’è un atto proposto da un consigliere e due consigliere del Partito Democratico. Chiede di aderire ad “Avviso Pubblico”, un “codice etico per la buona politica”, nato nel 1996, incentrato sulla cultura della legalità e della democrazia. Assegnato a febbraio riceve parere il 3 febbraio e viene richiesto dalla maggioranza che venga votato ieri, in occasione della giornata delle vittime di mafia. Il tutto in Consiglio comunale dove giacciono oltre 350 atti, alcuni ancora del 2020.
Il Partito Democratico – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – ci risulta avere 19 esponenti in aula. La Lista Nardella 3. Fa 22 (sindaco escluso, si intende). Le opposizioni, tutte insieme, non superano le 14 presenze. Il numero minimo da garantire è 18. In aula c’erano 14 consigliere e consiglieri di maggioranza (13 del PD e 1 della Lista Nardella). Su un atto del PD, voluto da almeno una parte del PD, non sta alle opposizioni dover garantire il numero di presenze.
Il capogruppo e la vicecapogruppo del PD assenti. La capogruppo della Lista Nardella assente.
Ieri abbiamo imparato una bella lezione politica, che ci ha chiarito cosa è successo la settimana scorsa, quando - sempre dal PD - ci è stato chiesto di discutere un atto sull’invasione russa in Ucraina, per poi scoprire che non c’erano le consigliere e i consiglieri per poterlo effettivamente votare.
Ci farebbe piacere capire alcune cose. Il Partito Democratico – spiegano ancora Palagi e Bundu – come la pensa sul cumulo dei mandati politici? Il Presidente del Quartiere 1 può tenere il suo incarico e fare anche il consigliere regionale per Italia Viva? Come la pensa sul dare le dimissioni in caso di rinvio a giudizio, in attesa di condanna definitiva? Come la pensa sul nominare come figure dirigenziali e apicali delle partecipate persone che hanno ricoperto fino a poco prima ruoli pubblici politico-istituzionali? La pensa come la Commissione 8 e la Carta di Avviso Pubblico? O ci sono discussioni e per questo ieri ci sono stati problemi? Quindi ci sono problemi anche sulla guerra in Ucraina?
Sono solo domande. Le faremo durante le prossime lezioni politiche che la maggioranza vorrà darci nel Salone dei Duecento. Siamo pronti – concludono i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – a prendere appunti”. (s.spa.)