Consiglio comunale sulla sicurezza? Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC): “La peggiore politica cavalcata da destre e 5 Stelle”

La maggioranza paga la sua ambiguità, ancora incapace di capire se è il partito di Minniti o quello che contesta i decreti sicurezza (di Salvini, che segue Minniti...) e le destre incassano, alleandosi con i 5 Stelle. Il Consiglio comunale – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – discuterà in maniera indistinta dell'emergenza sicurezza a Firenze, su richiesta dei gruppi consiliari coordinati da Bocci e dei “pentastellati”. Alla base di questa “novità” c'è una ricerca del Sole 24 Ore, su cui eravamo intervenuti anche noi, durante il Consiglio comunale dello scorso lunedì, invitando a ragionare sul forte collegamento che c'è tra una città in mano ai flussi turistici e il senso di precarietà vissuto quotidianamente nel nostro Comune. Senza considerare le correlazioni, dimostrate dagli scienziati sociali ormai da anni, che legano il mero senso d'insicurezza con la pulizia e la manutenzione degli spazi pubblici, come pure con la cattiva organizzazione del traffico e dei trasporti, come pure con la qualità della classe politica, e così via...
Ma, invece di vedere la discussione evolversi politicamente, il regolamento del Consiglio comunale è stato impugnato per invocare un Consiglio straordinario sulla sicurezza, intesa come problema di ordine pubblico. E nel frattempo i dati sulla disoccupazione giovanile, quelli sull'emergenza abitativa, i numeri di un turismo decisamente fuori controllo, la cantierizzazione di mega speculazioni edilizie e il disastro ambientale a cui stiamo andando incontro risultano del tutto indifferenti.
Non ci spaventa la discussione: ci preoccupa il livello politico di questo gioco di palazzo. Immaginiamo l'emozione di chi alzerà i toni per poter prendere dei like su Facebook e conquistarsi un titolo di giornale. Mentre le vere emergenze, da cui nasce il senso di insicurezza sociale, rimarranno sullo sfondo, anche se sono i problemi vissuti quotidianamente dalla cittadinanza.
Non ci sottrarremo ovviamente dalla discussione – concludono i consiglieri Bundu e Palagi – sperando che le voci si possano ascoltare, tra uno slogan e l'altro”. (s.spa.)

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