Nei giorni scorsi, presso la sede del Quartiere 5, è stata sottoscritta una convenzione tra il Quartiere 5 del Comune di Firenze e l'Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea per la realizzazione di attività didattiche, rivolte agli Istituti scolastici presenti sul territorio, sui temi della storia del fascismo, della Resistenza, della seconda Guerra mondiale e del mantenimento della memoria di tali eventi.
La proposta è pervenuta al Consiglio di Quartiere dalla famiglia Tayar che, con l'intenzione di onorare la memoria del congiunto Franco Tayar, ha manifestato l'intenzione di destinare alcune risorse allo svolgimento di attività storico-didattiche da tenersi presso gli Istituti scolastici del Quartiere 5 individuando nell'IRST, congiuntamente al Consiglio di Quartiere, il soggetto idoneo per statuto, a poter realizzare tale compito.
Il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, presente alla stipula della convenzione, ringrazia la famiglia Tayar per la sensibilità e disponibilità dimostrata. “La conservazione della memoria per i fatti che coinvolsero anche il territorio del Quartiere 5 fra il '43 e il '44 ha, oggi, sempre più bisogno di essere sostenuta e i fatti, fedelmente riletti nel loro accadimento storico, resi vivi anche nei percorsi di conoscenza che si propongono ai ragazzi delle scuole. In questo caso – continua il presidente del quartiere 5 Cristiano balli – si tratta di ragazzi della scuola secondaria di primo grado e le attività che saranno sostenute con il contributo della famiglia si inseriscono in un percorso di collaborazione già iniziato tra Quartiere 5 e IRST e che ha portato alla realizzazione della pubblicazione I luoghi della Guerra della Resistenza nel territorio del Quartiere 5”.
“Come Istituto della Resistenza – dichiara il presidente Simone Neri Serneri – siamo molto lieti di questa collaborazione che dimostra come la memoria è un bene collettivo che vive, e fruttifica, senza esaurirsi in qualche rituale, quando muove – come in questa occasione – dalla sollecitazione e dal sostegno di cittadini che hanno un’alta coscienza civile e incontra la disponibilità e l’appoggio di istituzioni pubbliche ed enti quali il nostro, per animare un percorso educativo volto a promuovere la partecipazione attive delle giovani generazioni”. (s.spa.)