Il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio e il segretario cittadino: “Il sindaco solleva problematiche concrete che condividiamo. Ci faremo sentire perché mancano risposte sul fronte del lavoro, sul tema della scuola, e molto altro”
“Lo vogliamo dire senza girarci intorno: non ci convincono gli ultimi provvedimenti del Governo. Restano ancora tanti, troppi nodi irrisolti”. Lo dicono Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio e Andrea Ceccarelli, segretario Pd cittadino Firenze. “Sappiamo bene che quella in corso è una situazione emergenziale inedita e che individuare le soluzioni adeguate è stato ed è senza dubbio complicato. – spiegano Armentano e Ceccarelli - Così come abbiamo compreso e condiviso le decisioni messe in atto per il contenimento del virus e guardato con favore alle prime misure intraprese in campo economico. Ora però ci aspettavamo più chiarezza su tante questioni strategiche e un cambio di passo per garantire risposte che i cittadini attendono ormai da tempo, problematiche concrete che ha giustamente evidenziato il sindaco Nardella. Pensiamo alla scuola e in generale a tutti i servizi all’infanzia: ipotizzare sperimentazioni anche nel periodo estivo, ove sia possibile garantire la sicurezza sanitaria, consentirebbe ai bambini di recuperare socialità e verrebbe incontro ai genitori che rientrano al lavoro. Pensiamo alle attività economiche: bene la ripartenza in sicurezza di tante filiere produttive ma c’è bisogno di dare delle certezze a negozi, ristoranti, bar, tutte realtà che ora non possono riaprire ma che stanno affrontando enormi difficoltà e sostenere concretamente i lavoratori rimasti fermi in questi mesi. Giusta in questo senso la richiesta del sindaco di un’unica tipologia di cassa integrazione, aggiungiamo che diventa improrogabile lavorare su un pacchetto di norme che semplifichi le procedure e allenti la burocrazia, perché adesso non possiamo permetterci alcun indugio sia sul fronte degli ammortizzatori sociali sia su quello altrettanto importante dei finanziamenti alle aziende, anche questo un sistema che troppo spesso stenta a funzionare. Pensiamo poi al mondo della cultura, che nella nostra città in particolare rappresenta un settore pulsante e propulsivo, o allo sport, dove a fronte di alcune aperture, altri invece restano pieni di incertezze. Se resta cruciale mantenere altissima la guardia sulla tutela della salute pubblica, e lo è, allora è necessario anche dare indicazioni chiare su tamponi, test sierologici e app Immuni, per capire davvero come vogliamo andare avanti. E infine, ma non meno importante, la libertà di culto, anche questo un tema che va affrontato, sempre tenendo presente tutte le cautele e le misure di distanziamento”.
“Ora insomma ci aspettiamo meno tentennamenti e decisioni più coraggiose. Come Pd Firenze vogliamo mantenere alta l’attenzione su tutte queste questioni e ci attiveremo in ogni sede per farlo, perché la cosiddetta fase 2 deve tenere assieme salute, lavoro e diritti: è una sfida difficile ma dobbiamo saperla affrontare e vincere”, concludono.
(sa. ca.)