L'assessore all'università replica ai consiglieri di FdI
"I consiglieri di FdI si arrampicato sugli specchi ma i tagli alle università erano già emersi nella loro evidenza con lo scontro dello scorso 18 luglio, quando la presidente della Conferenza dei rettori, Giovanna Iannantuoni, presentò un documento per l’incontro con la ministra Bernini". E' quanto sottolinea l'assessore Dario Danti.
"La Crui aveva compreso che al sistema università si stavano togliendo risorse necessarie e si spacciava l’atto per il suo contrario, così come fanno i consiglieri di FdI - ha proseguito l'assessore - già allora, facendolo votare all’unanimità, Iannantuoni evidenziò un ammanco del Fondo che si stava costruendo per il 2024 pari a 513 milioni di euro e, con la pubblicazione in queste ore delle tabelle ministeriali, la Conferenza sta scoprendo che la distanza finanziaria rispetto al 2023 sarà di almeno 800 milioni”.
"I 9,03 miliardi da erogare quest’anno - ha ricordato - sono inferiori di 201 milioni rispetto ai 9,204 miliardi del 2023. Ma se questa cifra era già prevista nella legge di bilancio dell’anno scorso, la novità è purtroppo un'altra. E molto grave. Nei cosiddetti 'piani straordinari' sono stati inseriti altri 290 milioni a carico delle università, per l'assunzioni di giovani ricercatori, e 50 milioni per l’arruolamento del personale tecnico-amministrativo, anche questi già presenti nei bilanci d’ateneo. La riduzione contenuta nella bozza di decreti è pari a 513.264.188 euro, certificava la Crui a luglio. Che proprio in questi giorni ha precisato: con la circolare dell’adeguamento dell’obbligo degli stipendi del 4,8 per cento, l’ammanco è di 8-900 milioni".
"I numeri sono questi - ha concluso l'assessore Danti - e confermano la scarsa attenzione a università e ricerca da parte del Governo Meloni". (fn)