“I progetti esistono e sono finanziati, il Comune porti fuori da Sollicciano chiunque ne abbia diritto”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, Sinistra Progetto Comune e di Massimo Lensi, Associazione Progetto Firenze
“Nel 2019 il Consiglio comunale approvò un atto importante su Sollicciano di Sinistra Progetto Comune. Purtroppo non è stato sufficiente per garantire una consiliatura efficace in materia di politiche di detenzione e marginalità. Però non vogliamo sottovalutare l’approvazione all’unanimità del nostro testo odierno, per cui è dovuto un ringraziamento a tutti i gruppi consiliari.
L’ICAM è un progetto di cui si parla dal 2010, già finanziato. Ancora non è stato realizzato, nonostante si sappia anche dove realizzarlo. Sappiamo che ci sono stati problemi tecnici in relazione agli affidamenti dei lavori, ma politicamente rimane un ritardo inaccettabile, a fronte del nido all'interno della Casa Circondariale.
Dalla relazione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del 2023 abbiamo appreso dell’esistenza di stanziamenti - sempre regionali - per un progetto di casa-famiglia che porti le madri fuori dal circuito detentivo anche attenuato (quale è l’ICAM).
Sono percorsi che vanno in una direzione da sempre auspicata: ricomporre il rapporto tra carcere e città per portare fuori da Sollicciano chiunque possa accedere a percorsi diversi.
Non è semplice e richiede politiche sociali complessive.
Ci fa piacere che oggi il Consiglio comunale abbia approvato un ordine del giorno in cui si impegnano Sindaca e Giunta:
«A dare conto di quanto realizzato per la genitorialità detenuta da parte del Comune di Firenze tra il 2023 e almeno i primi sette mesi del 2024, con relazione scritta da portare all’interno della Commissione consiliare di competenza;
A fornire entro dicembre 2024, al Consiglio comunale, tramite l’ufficio di Presidenza un prospetto:
a) Di tutti i progetti (con relativi importi) destinati a rafforzare percorsi alternativi per la popolazione detenuta, funzionali a portare fuori da Sollicciano chi può accedere a forme alternative di pena;
b) Di tutti gli importi stanziati per progetti legati al carcere di Sollicciano;
c) Di eventuali importi ritenuti necessari dall’Amministrazione comunale per nuovi progetti già ipotizzati, finalizzati a creare percorsi alternativi alla detenzione all’interno di Sollicciano per chi può accedervi». (s.spa.)