Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “L'Avvocatura di Stato riconosce l’errore dello scioglimento della forestale”

“Dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo un altro pronunciamento ufficiale che certifica l’errore dell’allora Governo Renzi”

“Matteo Renzi ha politicamente lasciato macerie non solo a Firenze. La vicenda dello scioglimento del Corpo Forestale dello Stato – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – è stata già condannata in sede europea dalla Corte dei diritti dell'uomo (CEDU). Una decisione voluta dal governo del “rottamatore” (ai tempi in cui attaccava i “piccoli partiti” e si sentiva onnipotente), che ora viene certificata come sbagliata anche dall’Avvocatura di Stato. La notizia è di ieri.

Il punto è che militarizzare di fatto con la forza migliaia di persone è stata una lesione del diritto democratico delle classi lavoratrici di potersi organizzare in forze sindacali e di poter scioperare. Solo uno dei tanti inconvenienti che ha colpito la vita di chi pensava di poter svolgere un ruolo fondamentale per l'ambiente, per poi vedere il proprio inquadramento all'interno delle forze armate.

Oggi questo aspetto, leggiamo, può essere superato dall’obbligo del Parlamento di prevedere un riconoscimento della rappresentanza anche all'interno dei corpi militari ma, visti i tempi dell’Amministrazione e della politica, non ci sono speranze da coltivare.

Il Consiglio comunale – continuano i consiglieri di SPC Bundu e Palagi – attende di poter votare un testo importante su questo tema, per chiedere che venga trovata una soluzione al grave errore che è stato commesso, sulla pelle di tante persone, a danno dell'ambiente e del Paese stesso.

Sinistra Progetto Comune – concludono i consiglieri Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – accoglie la notizia di ieri con relativa soddisfazione, sperando che le istituzioni non abbandonino di nuovo chi ha scelto di dedicare la propria attività lavorativa al servizio della Repubblica, ma si è ritrovato “ferito” dall’arroganza di un Governo che si definiva “democratico” e “progressista”.

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