Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Ogni morte in carcere è una morte annunciata”

“Non serve costruire una nuova Sollicciano: le persone devono essere portate fuori dalle strutture detentive per i piccoli reati e per la maggioranza dei casi che affollano i tribunali, mentre mancano le risorse per i servizi essenziali dedicati alla dignità delle persone”

In carcere non ci si deve stare, se non in casi estremi e numericamente limitati: mancano pene alternative e risorse adeguate per dare concretezze a quanto prevede la Costituzioni in questo ambito.
Ci aggiungiamo al dolore per la morte di cui è stata data notizia in questi giorni, che però – aggiungono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – vorremmo non fosse associata alla necessità di costruire un nuovo carcere.
Lo abbiamo detto all’inizio di questa consiliatura, commentando la richiesta del Sindaco: serve un lavoro sistematico che riporti le strutture penitenziarie al centro della città.
Costruire una nuova struttura per allargare il numero di persone da metterci dentro è quanto di peggio si può proporre, lo diciamo con il massimo rispetto.
Per citare chi ci ha accompagnato nelle visite di questi anni, a partire dall’Associazione Progetto Firenze, vogliamo ribadire che ogni morte in carcere è una morte annunciata, a prescindere persino dalle circostanze.
Dobbiamo parlare di questo tema fuori dall’emergenza costante: la situazione è insostenibile – concludono Palagi e Bundu – per chiari errori a cui occorre porre rimedio cambiando le logiche. Ripeterle, con più soldi per farli in misura maggiore, sarebbe una follia”. (s.spa.)

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