Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Solidarietà alla mobilitazione studentesca universitaria per chiedere risposte a Università e Regione Toscana”

“La vita dellə studentə universitariə è cambiata profondamente durante i mesi di pandemia. La mancanza di spazi studio, le difficoltà di seguire le lezioni in modalità telematica e la continua mancanza di proposte da parte del governo e delle istituzioni universitarie hanno esasperato una situazione già da anni compromessa. Per questo lə studentə dell’università di Firenze hanno deciso di occupare gli spazi universitari di Piazza Brunelleschi. La dirigenza dell’Università degli Studi di Firenze – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu –  ha dichiarato che il plesso è chiuso ma lə occupantə ci hanno tenuto a chiarire che non c'è nessuna intenzione di bloccare gli spazi della biblioteca e le sue funzioni.
Le richieste dellə studentə, che da ormai un anno hanno ripetutamente chiesto a UniFi e alla Regione Toscana un incontro, sono sempre state disattese: per dimostrare la loro determinazione hanno quindi deciso di occupare, proprio nei giorni in cui si dovrebbe tenere la riunione straordinaria del Senato Accademico e del consiglio di Amministrazione dell’università. Gli Studenti in Lotta, a cui va tutto la nostra solidarietà, chiede che venga data maggiore attenzione allə studentə universitariə, in particolare con un piano pubblico e dettagliato del rientro in presenza per tuttə a partire da ottobre, l'apertura in sicurezza di tutti gli spazi a disposizione da utilizzare sia come spazi studio, sia come postazioni per seguire lezioni a distanza, che come aule dove poter fare lezione in presenza e la possibilità di poter sostenere esami in presenza fin dall'inizio della sessione imminente.
Questa pandemia – proseguono Palagi e Bundu – ci ha fatto capire quanto gli spazi fisici siano fondamentali, non solo perché "in quanto giovani" si abbia una forte necessità di tessere relazioni con lə propriə coetaneə, ma perché è proprio attraverso queste relazioni che ci si arricchisce e si cresce. L'università non dovrebbe essere pensata come il luogo dove si apprendono passivamente nozioni e concetti già esistenti, né tanto meno come il luogo dove ci si forma per il lavoro; ma come quel luogo in cui, proprio attraverso gli insegnamenti del passato, se ne possono creare di nuovi, adatti ad interpretare e comprendere l'oggi, per la costruzione di un domani migliore.
Ci uniamo quindi alla loro richiesta, chiedendo al Comune di Firenze – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – di essere parte attiva nell'individuare le soluzioni, mettendo a disposizione spazi affinché anche chi frequenta l'università possa tornare, piano piano alla normalità e non sia più relegatə ad una situazione di oblio che porta alla cancellazione dei propri diritti”. (s.spa.)

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