Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Superare i pregiudizi e le politiche sbagliate sulla cannabis”

“Parere favorevole nella Commissione 4 di ieri, in una consiliatura troppo debole su questo tema”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consiglieri di Sinistra Progetto Comune

“Guardando agli atti delle consiliature passate prendiamo atto di quanto sia faticoso per l’attuale Consiglio comunale parlare di cannabis, quando il tema va oltre l’ambito specifico dell’uso terapeutico.
Ringraziamo la Presidente della Commissione 4 per aver organizzato ieri l’audizione della Referente per le politiche sulle droghe di Antigone, che ha fornito informazioni molto utili sull’importanza di superare l’attuale impianto proibizionista.
Purtroppo, abbiamo ascoltato numerose opinioni, da parte di alcuni gruppi, che riteniamo siano imbevuti di pregiudizi.
Da parte nostra non c’è nessuna sottovalutazione rispetto al tema delle dipendenze – che si sviluppano anche nell’ambito di ciò che già oggi è legale e lecito. Il tema per noi è invece legato a un’azione complessiva capace di diminuire la pressione sulle e nelle strutture detentive, togliendo ossigeno alle organizzazioni criminali e superando lo stigma che ancora oggi accompagna queste tematiche nel nostro Paese.
Ci dispiace di alcuni toni ascoltati ieri e della richiesta di togliere un riferimento alla liberazione della Cannabis dal proibizionismo. Ringraziamo però i gruppi del Partito Democratico e di Firenze Democratica per il voto favorevole (contrari Italia Viva, Lega e il Consigliere Asciuti del gruppo misto, con il non voto della Consigliera Monaco del gruppo misto)”.
La risoluzione, che speriamo possa essere votata in Consiglio comunale entro fine consiliatura, chiede di esprimere «la disponibilità del Comune di Firenze a far parte di una Rete di Enti Locali che possa far pressione sul Parlamento per ottenere la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati».
Al Parlamento e al Governo chiede:
«Di intervenire quanto prima per ottenere il superamento delle politiche proibizioniste nei confronti della cannabis e dei suoi derivati, al fine di poter garantire la salute della cittadinanza, il contrasto alla criminalità organizzata, il riconoscimento dell’autodeterminazione delle persone e un allentamento della pressione all’interno delle strutture detentive del nostro Paese;
«Di prevedere un coordinamento tra i diversi Ministeri interessati dai diversi aspetti legati alla cannabis, per procedere a una piena fruibilità dei farmaci cannabinoidi e un’inclusione di questo tipo di cure tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)».
(s.spa.)

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