Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Un nuovo maxi ristorante in piazza della Repubblica per la vetrina di domani?”

“La notizia data oggi di una nuova grande struttura di ristorazione in un’area in cui si dovrebbe immaginare un cambiamento attesta la continuità immaginata da chi governa la città”

“Che tipo di città sarà la Firenze di domani?
Il Sindaco – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – sembra voler rimettere in discussione la totale vocazione esclusivamente turistica a cui si è condannato il tessuto economico del nostro territorio. In passato ha usato persino parole di denuncia a favore del lavoro, contro le logiche della rendita.
Però concretamente leggiamo solo appelli al Governo, quasi non ci fosse alcun ruolo che il Comune può svolgere direttamente (anche in Europa, visto l’incarico apicale di Palazzo Vecchio all’interno della rete Eurocities).
Il nostro Comune – proseguono Palagi e Bundu – non ha ricevuto alcuna richiesta di avvio di attività, leggiamo sulla stampa, ma tutto sarebbe già predisposto per l’apertura di un Sophia Loren Original Italian Food, che già dal nome si può intuire a che tipo di pubblico si voglia rivolgere.
Chiederemo tutta la documentazione per capire cosa esattamente sia avvenuto in merito alla trasformazione di un altro pezzo del centro storico in ristorante per il turismo.
Sappiamo che in tempi di pandemia Covid-19 ogni investimento può essere ritenuto un’opportunità. Il tipo di lavoro che viene creato con queste dinamiche di estrazione di valore dal territorio è però minimo. È più quello che perde la città di quello che ci guadagna (e sicuramente non c’è paragone con i vantaggi di ritorno di immagine per chi sceglie di investire in piazza della Repubblica).
Immaginare una città diversa – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – è necessario e urgente. Va fatto adesso, agendo concretamente per non subire un’ulteriore vittoria della rendita sul lavoro e una polarizzazione delle ricchezze, con un rafforzamento della disuguaglianza, che si fa sempre più pesante, specialmente sotto SARS-CoV-2”. (s.spa.)

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