“Una vita dedicata ai più deboli, i dimenticati, gli ultimi. È stata quella di don Corso Guicciardini. Un uomo che ha letteralmente cambiato la prospettiva della sua vita. Di famiglia nobile, rinunciò infatti alla ricchezza per stare dalla parte di tutte quelle persone fragili che oggi più che mai hanno bisogno di aiuto. Lui stesso diceva: ‘Non si può vivere il Vangelo senza abbracciare la povertà! I poveri… ti rivoluzionano il mondo interiore, perché ti fanno capire che non sei nulla, che non sei nulla! Un oceano di bisogni. Te ti avvicini e ti assorbono, ti prendono tutto, ti trasformano’. In molti hanno notato il fatto che don Corso - come era chiamato dai suoi confratelli e dai "figli" della Madonnina del Grappa - sia morto il 5 novembre, lo stesso giorno in cui la Chiesa fiorentina ricorda, ogni anno, l'anniversario della morte di Giorgio La Pira. Coincidenza meravigliosa, perché La Pira e don Corso avevano il pregio unico di legare la storia del tempo e le sue prove con la Sua vita di Fede. Allo sfarzo, la vanagloria umana e i riconoscimenti terreni preferì l’umiltà della croce di Cristo. Portata quotidianamente con devozione e sacrificio. Una vita dedicata ai più deboli, i dimenticati, gli ultimi i sans voix. Un uomo Libero, senza condizionamenti sovrastrutturali - e ne ha pagato il prezzo-, il cui unico radicamento era Cristo e il suo vangelo. Attraverso la sua persona ha amplificato l’eredità spirituale lasciata da don Giulio Facibeni. Un’eredità fatta di comandamenti semplici, comprensibili a tutti. Don Corso aveva dedicato la sua esistenza terrena a uno degli insegnamenti più importanti di Gesù, quello cioè di spogliarsi degli inutili orpelli terreni, per servire gli altri. Ci ha lasciato un grande esempio e credo che Firenze debba pensare fin da subito a come onorare la sua memoria e dedicare a lui un luogo simbolo. Mancherà a tutti noi, resterà un esempio, soprattutto per le nuove generazioni”.
Così Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella, intervenuta in Consiglio comunale ricordando don Corso Guicciardini da poco scomparso.