“Il tribunale del Cairo ha imposto altri 45 giorni di custodia in carcere a Patrick Zaki”
“Il 10 dicembre è la Giornata Internazionale dei Diritti Umani.
L’emergenza sanitaria – ha spiegato la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale – ha acuito le diseguaglianze sociali che nel nostro Paese limitano le opportunità per tanti bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Oltre tre milioni e mezzo di loro vivono in condizioni di povertà assoluta o relativa. Le diseguaglianze provocano lesioni al godimento di diritti fondamentali. Per fronteggiare questa nuova, grande, emergenza abbiamo bisogno di accrescere un senso diffuso di responsabilità.
Il Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani ha promosso un evento nazionale per riflettere su quanto la pandemia ha reso evidente la fragilità di molti nostri diritti come il diritto alla vita, alla cura della salute, all’educazione, al lavoro, per i più piccoli è stato messo in discussione lo stesso diritto al gioco.
Diritti e responsabilità camminano assieme. Con questo spirito, il Coordinamento nazionale enti locali per la pace e i diritti umani ci invita a celebrare la Giornata Internazionale del prossimo 10 dicembre e ci sollecita ad animare tra le alunne e gli alunni, insieme ai loro docenti, una riflessione collettiva.
Anche l’Assessore Martini – ha ricordato la presidente Donata Bianchi – ha deciso di organizzare un evento per celebrare questa giornata che ci richiama ad un impegno forte e fattivo nella difesa dei diritti, anche a partire, da quanto avviene nel nostro Paese, anch’esso caratterizzato da fenomeni di razzismo e discriminazione e da rigurgiti di neofascismo e filonazismo. E in questa comunicazione sui diritti umani mi corre obbligo ricordare che questa mattina il tribunale del Cairo ha imposto altri 45 giorni di custodia in carcere a Patrick Zaki, lo studente dell’Università Alma Mater di Bologna arrestato lo scorso 7 febbraio. È una decisione sconcertante e vergognosa come ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
La violazione dei diritti umani, riguarda anche l’Europa. In particolare, preoccupa la situazione in Polonia e Ungheria, ricordo le migliaia di donne in piazza contro le restrizioni alla legge sull’aborto, la pandemia sta servendo come ulteriore pretesto per limitare le libertà di opinione anche al premier Viktor Orban. In Italia, una rete di associazioni impegnate sui temi della pace dei diritti umani, anche del mondo cattolico, ci ricorda i respingimenti non legittimi ai confini orientali, e Amnesty International – ha concluso la presidente Donata Bianchi – ci invita a non dimenticare quanto avvenuto con le ONG impegnate nel salvataggio di donne e uomini nel Mediterraneo, esse furono criminalizzate in un modo così violento che ciò provocò anche una reazione da parte dell’Onu”. (s.spa.)