Ieri i blitz da parte degli agenti dei distaccamenti di Gavinana e Rifredi e del vigile di quartiere. Scattati ordini di allontanamento e denunce
Continuano i controlli mirati della Polizia Municipale contro i posteggiatori abusivi. Ieri gli agenti hanno portato a termine due interventi che si sono conclusi con cinque maxi multe, due ordini di allontanamento e diverse denunce.
Il primo si è svolto presso il parcheggio dell’ex Iot. Gli agenti di Gavinana e del vigile di Quartiere hanno controllato tra le 8 e le 10 il posteggio del complesso Palagi dove spesso sono presenti persone dedite all’attività di parcheggiatore abusivo. E infatti ieri le pattuglie in borghese hanno colto sul fatto tre cittadini romena di 31, 37 e 46 anni. Per tutti è scattata la multa, ai sensi del Codice della Strada, per l’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore che prevede una sanzione amministrativa da 1.000 a 3.500 euro. E per i primi due si è aggiunto anche un ordine di allontanamento.
Nel primo pomeriggio è stata la volta degli agenti dei distaccamento di Rifredi che, durante controlli mirati, hanno fermato per lo stesso motivo due persone all’interno del quartiere Leopolda. Alla vista della pattuglia i due hanno cercato di scappare entrando nell’area delle ferrovie, ma la fuga è durata poco e, una volta fermati, sono stati accompagnati presso il Comando di Porta a Prato. Risultati senza documenti, grazie al foto segnalamento è stato possibile risalire alla loro identità: si tratta di due cittadini tunisini, rispettivamente di 30 e 35 anni, noti alle forze dell’ordine. Entrambi sono stati multati per l’esercizio dell’attività abusiva di parcheggiatore e denunciati per la violazione della normativa sull’immigrazione.
Ma i guai per uno di loro, il più giovane, non sono finiti qui: il 30enne è stato trovato in possesso di tre coltelli medio piccoli, sequestrati, e si è ribellato ai controlli degli agenti minacciandoli pesantemente. Quindi per lui sono scattate anche ulteriori tre denunce per resistenza, minaccia aggravata e per il possesso abusivo di “oggetti atti ad offendere”. (mf)