Il vice presidente della commissione Ambiente e il presidente della commissione Controllo: "E' un rischio che i rifiuti di coloro che sono in quarantena rimangano scoperti sui marciapiedi, e anche una sorta di marchio di infamia che si potrebbe evitare"
"Si capisce che nei giorni di festa la raccolta dei rifiuti rallenti. Quest'anno però c'è un servizio che non si può permettere di prendersi una sosta, ed è quello della raccolta dei cosiddetti sacchi rossi che contengono i rifiuti delle persone che sono in quarantena a domicilio. Dalla zona di Careggi ci sono giunte alcune segnalazioni di persone che lamentano il fatto di trovare molti sacchetti rossi abbandonati sui marciapiedi; e se fossero stati aperti da dei bambino o dagli animali domestici?". È quanto denunciano il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi insieme al consigliere della Lega Antonio Montelatici, rispettivamente vice presidente della commissione Ambiente e presidente della commissione Controllo.
Montelatici ha svolto un question time per l'assessore Del Re nel consiglio comunale di oggi. "Le risposte date sono insoddisfacenti – nota il consigliere –. Forse non è chiaro neppure all'amministrazione l'evidenza del fatto che in alcuni casi i sacchi sono rimasti per più giorni sulla strada. Ho consigliato all'assessore di far svolgere controlli alla Polizia Municipale. Inoltre lo stazionamento di quei sacchi rossi, tristemente riconoscibili, diventa un marchio di infamia per i contagiati che si potrebbe facimente evitare". "Dal momento che Alia raccoglie i sacchi rossi contenenti i rifiuti di coloro che sono in quarantena, contagiati dal Covid-19, perché non fornisce anche i contenitori, come viene fatto in altri comuni, per evitare che i sacchetti rimangano in mezzo di strada per tanto tempo?" concludono Draghi e Montelatici. (fdr)
