Fi-Pi-Li. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC), Enrico Carpini (Consigliere Città Metropolitana Territori Beni Comuni) e Beatrice Cioni e Leonardi Masi (Consiglieri Buongiorno Empoli - Fabrica Comune): “Sbagliata la proposta di Giani”

L’annuncio di Giani di volere una SPA per la gestione della FI-PI-LI – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune in Palazzo Vecchio Antonella Bundu e Dmitrij Palagi con il consigliere della Città Metropolitana Territori Beni Comuni Enrico Carpini e con i consiglieri Buongiorno Empoli - Fabrica Comune Beatrice Cioni e Leonardi Masi – è una cortina fumogena per nascondere il fallimento della viabilità regionale in Toscana. Uno stile che ben conosciamo: ci si concentra sui grandi annunci, confidando di poter poi giustificare i fallimenti con argomentazioni tecniche. Il rischio concreto è che ai disagi per i cantieri (in parte inevitabili, in parte semplicemente da programmare meglio di come abitualmente si fa) e ai balzelli per gli autovelox si aggiungano i costi di un pedaggio.

Città Metropolitana di Firenze e province – proseguono Palagi, Bundu, Carpini, Cioni e Masi – sono stati svuotati di fondi e capacità operative dalla stessa Regione che poi ha loro affidato la responsabilità di questa importante arteria. La delega per la manutenzione tramite contratto di global service alla società privata AVR ha completato l’opera, allontanando chi gestisce da chi controlla, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

In autunno abbiamo condotto un’analisi delle sanzioni da autovelox, evidenziando come da parte della Città Metropolitana di Firenze ci sia stata una gestione approssimativa, almeno dal punto di vista della comunicazione verso l'utenza; adesso cercheremo di capire come mettere i recenti lavori in relazione con i dati sugli incidenti. Consigliamo anche a Giani e Nardella di approfondire il tema anziché liquidarlo con i soliti annunci roboanti.

Ci permettiamo infine di ricordare che non ci sono solo i sindaci. Esistono i diversi Consigli: quello regionale, quello metropolitano e quelli comunali, a partire da Firenze ed Empoli. Un coinvolgimento reale delle istituzioni e del pubblico sarebbe la scelta più giusta.

La piana dell’Arno – concludono Palagi, Bundu, Carpini, Cioni e Masi – ha bisogno di investimenti per il trasporto su ferro e per la messa in sicurezza della sua superstrada: non sarà una SPA a risolvere questi problemi se non ci sarà una regia all’altezza”. (s.spa.)

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