Queste le dichiarazioni di Federico Bussolin, Segretario provinciale della Lega e Capogruppo a Palazzo Vecchio, e Cecilia Cappelletti, Consigliere della Città Metropolitana di Firenze per la Lega:
“Tutte le audizioni svolte ad oggi ci spingono a sostenere un rinvio della votazione di questo piano di risanamento promosso dal Presidente Becattini. Regione Toscana, Metrocittà e Comune di Firenze non possono votare un Piano generico e insufficiente, in quanto prevede un aumento di capitale di dubbia realizzazione, perché non c’è nessuna prova dell’esistenza di un soggetto esterno desideroso di investire. Fiera Milano ha già fatto capire di chiamarsi fuori davanti ad un bilancio in negativo di Firenze Fiera e, nei fatti, al di là di alcune indiscrezioni giornalistiche non ha assunto alcun impegno formale. Come può, dunque, il socio pubblico votare un Piano che si basa sull’ingresso di un socio esterno che non esiste?”.
“La Camera di Commercio di Pistoia e Prato ha già deliberato di non partecipare a nessun aumento di capitale, proprio a causa di un piano di rilancio privo di concretezza. A questo punto, dal momento in cui il Presidente di Firenze Fiera aveva ricevuto un apposito mandato dall’Assemblea dei Soci, diventa imperativo trovare prima il socio privato”.
“In tal senso la gestione del Presidente si rivela più che accidentata: già prima dell’evidenza pubblica parlava di Fiera Milano, società quotata in borsa. Con una società in perdita non era opportuno dotarsi di un consulente con costi esorbitanti, così come appare dubbia la decisione di aumentarsi lo stipendio. In definitiva Firenze Fiera verte in grave dissesto finanziario da ben prima dell’arrivo del Covid, a tal punto da non poter pagare da anni l’affitto pieno, senza però operare alcuna revisione dei costi e dei tagli”.
"Inoltre rimaniamo perplessi dalla “presa di distanza” dal Piano di risanamento di Ernst&Young - che lo ha redatto - ma, precisa, “sulla base di dati e informazioni fornite dal Management della società“. Crediamo quindi che ci sia la necessità di maggior trasparenza e, per questo, chiederemo anche in Città Metropolitana l’audizione del Presidente Becattini". (fdr)