“Oggi celebriamo il giorno della Memoria, per ricordare le vittime della Shoah e riflettere quindi sulle terribile tragedie provocate dall’Antisemitismo.
Antisemitismo – sottolinea il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – che non è cessato con la caduta del nazismo e la liberazione dei superstiti dai campi di sterminio, ma ha continuato ad esistere mutando forme ed espressioni. Tant’è che ancora oggi, nella nostra libera e democratica Europa, movimenti neonazisti da un lato e radicalismo islamista dall’altro lato, alimentano sentimenti antisemiti. Basti pensare a quello che succede bella vicina Francia, dove un crescente numero di ebrei francesi sono costretti, a causa della minaccia e della violenza di fanatici islamisti, a lasciare la madre patria per rifugiarsi in Israele. Israele che, dal 1948, per gli ebrei di tutto il mondo, è - per dirla con Giovanni Spadolini - uno “Stato rifugio”. Uno stato dove peraltro i valori della liberaldemocrazia e del socialismo riformista di matrice europea hanno trovato piena e concreta attuazione. E noi, che ci opponiamo ad ogni risorgente antisemitismo e che ci ispiriamo ai principi di libertà e democrazia, abbiamo il dovere di difendere Israele dalle minacce di distruzione quotidianamente rivolte da potenze e organizzazioni terroristiche islamiste. Così come abbiamo il dovere di proteggere Israele dalla colpevole indifferenza dell’opinione pubblica occidentale, che piange i morti della Shoah ma non versa una lacrima per i tanti civili israeliani che muoiono a causa di attentati o per colpa di razzi lanciati dalla Striscia di Gaza.
Sì, perché oggi l’antisemitismo presenta sopratutto il volto dell’antisionismo. Per cui – continua il consigliere della Lega Salvini Firenze, vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – non è possibile combattere l’antisemitismo se non si combatte l’antisionismo. Affermare il diritto d’Israele ad esistere, e di riconoscere allo Stato di Israele il diritto di poter scegliere la propria capitale è oggi il modo migliore per dire no ad ogni forma di antisemitismo. Ed è anche il modo migliore per onorare la memoria delle vittime della Shoah. Per questo ho presentato, a nome del gruppo della Lega, un ordine del giorno teso a favorire il riconoscimento di Gerusalemme come Capitale di Israele. Gerusalemme, non più Tel Aviv. Gerusalemme dove ha sede lo Yad Vashem, il Memoriale della Shoah!”. (s.spa.)