“10 milioni chiesti da Corte dei Conti, adesso Istituzioni e Confederazione nazionale facciano chiarezza”
“Tutti noi tocchiamo con mano il valore del volontariato e l’impegno delle Misericordie in ogni territorio, nonostante rincari, costi di carburante e mezzi, finanziamenti che non bastano mai per coprire servizi essenziali alla comunità. Sono convinto che le Misericordie svolgano in Toscana e a Firenze un ruolo sociale e socio-assistenziario prezioso, che va difeso. Ho appreso, con sgomento, dalle inchieste giornalistiche del coinvolgimento, seppur in via sussidiaria, della Confederazione nazionale nell’inchiesta sul centro di accoglienza a Isola Capo Rizzuto, che ha portato una condanna da parte della Corte dei Conti”. Lo afferma Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze in merito alla sentenza della Corte dei Conti che ha condannato, in via sussidiaria, la Confederazione nazionale delle Misericordie, la cui sede è a Firenze.
“Molti volontari – prosegue Bambagioni – hanno appreso, come tutti noi, dalla stampa questa notizia e la preoccupazione è tanta. Le Misericordie sono un presidio di cui tutti abbiamo bisogno e questo caso non deve passare in sordina”.
“Sicuramente, non è un periodo facile per le Misericordie – evidenzia Bambagioni –, in quanto, da ciò che ho avuto modo di visionare, la situazione debitoria della Confederazione è preoccupante visto che risulta quasi un milione di debiti con l’Inps e quasi due milioni con l’Erario. A questo quadro già critico si aggiungono gli ulteriori 10 milioni richiesti dalla Corte dei conti (sono stati condannati al pagamento di 2 milioni anche gli ex presidenti Gabriele Attilio Brunini e Roberto Trucchi)”.
“Chiunque abbia a cuore la tenuta del nostro welfare non può che avere a cuore le Misericordie ed essere in allarme per ciò che sta emergendo - di oggi un’altra inchiesta de Il Tempo sull’argomento. Invito il Presidente Domenico Giani a chiarire ai volontari e ai cittadini la situazione e invito anche l'amministrazione a interessarsi del problema, viste le possibili conseguenze sul tessuto sociale”, è la richiesta di Bambagioni. (s.spa.)