“Richieste le relazioni periodiche inviate dai gestori e i verbali dei controlli. Entro fine mese valuteremo se chiedere una commissione di inchiesta sugli appalti fiorentini"
“Chiediamo tutte le relazioni periodiche inviate dagli aggiudicatari degli appalti, Co&So e Cenacolo, all'amministrazione comunale, riguardo ai numeri e agli esiti della gestione, insufficienti per controllare realmente l'andamento del servizio, ma utili per capire se hanno riportato dati falsati e mentito su quanto realizzato”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene dopo l'indagine della magistratura che ha portato anche a due arresti e due misure interdittive. E spiega: “Le due cooperative non sono affatto soggetti estranei alla gestione dei servizi comunali di Firenze. Abbiamo contato oltre 25 appalti in essere sui quali è indispensabile fare chiarezza e fugare ogni tipo di dubbio sulla correttezza dell'esecuzione dell'appalto e verificare che siano stati fatti dall'amministrazione controlli seri e puntuali e non come quelli 'concordati' e accomodanti di cui abbiamo letto sulla stampa”.
“Gli stessi indagati – continua il capogruppo - risultano tutt'oggi responsabili degli appalti del Comune di Firenze sottoscritti negli ultimi mesi, come quello per minori stranieri non accompagnati. Le convenzioni parlano chiaro, in merito alla onorabilità e responsabilità dei gestori, è arrivata la comunicazione al Comune dell'applicazione di misure interdittive ai vertici del consorzio e della cooperativa?”.
“Nelle scorse ore abbiamo richiesto agli uffici del sociale, dell'istruzione e della cultura di poter acquisire rapidamente gli incartamenti relativi ai numerosi appalti in essere. Nessuna accusa o crociata contro – conclude Grassi - ma solo la voglia di fare chiarezza, fugare ogni tipo di dubbio e in caso contrario, se ci fossero cose da approfondire, poter valutare la richiesta di una commissione di inchiesta sugli appalti comunali”. (fdr)