Queste le dichiarazioni del consigliere del gruppo centro Emanuele Cocollini, vice presidente vicario del Consiglio comunale
"Dispiace rilevare l’ipocrisia del dibattito che si è sviluppato negli ultimi giorni, una discussione surreale che cela quello che purtroppo abbiamo rilavato in molte occasioni durante i lavori del Consiglio comunale di Firenze.
È a tutti noto che il gruppo di Sinistra Progetto Comune esprime delle posizioni politiche chiare su Israele rappresentando pubblicamente, sin dall’inizio della consiliatura, che Israele perseguirebbe politiche volte al “sistematico espandersi degli insediamenti coloniali a fronte della distruzione di case, ospedali, infrastrutture dei Palestinesi”(Risoluzione N. 2019/00848
Oggetto: Contro le politiche delle annessioni in Palestina, approvata il 20/02/2020).
È a tutti noto altresì che quegli atti sono stati approvati con i voti del Partito Democratico che esprime sia l’assessore Funaro che il Sindaco Nardella.
Tanto più grave è quanto successo durante le celebrazioni del giorno della Memoria in Consiglio comunale del 24/01/2022 quando la maggioranza che in Palazzo Vecchio sostiene il Sindaco Nardella e l’assessore Funaro ha pensato bene di bocciare la mozione di cui ero primo firmatario con la quale si chiedeva al comune di Firenze di adottare la definizione di antisemitismo formulata dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance, alla quale l’Italia aderisce). Definizione peraltro già fatta propria del nostro Governo nonché della Commissione parlamentare contro l’antisemitismo.
Ecco, in quell’occasione si trattava di compiere una scelta dall’alto valore simbolico che puntava a rafforzare la battaglia culturale contro un risorgente antisemitismo, di cui abbiamo avuto dolorosa ulteriore riprova in questi giorni con la vergognosa campagna pubblicitaria promossa dalla rete Firenze per la Palestina.
Vale la pena di ricordare che anche allora il Sindaco Nardella si espresse nei giorni successivi per tentare di “correggere” quella gravissima presa di posizione che disonora la Città di Firenze e che penso offenda il sentimento della Comunità ebraica.
Da quel giorno, però, nessun ulteriore atto pubblico è stato approvato dal Consiglio comunale e sul tema è calato un silenzio complice più che assordante.
È per questo che negli scorsi giorni non abbiamo potuto che rilavare nuovamente, anche sulla campagna pubblicitaria della rete Firenze per la Palestina, l’ambiguità con la quale si muove l’amministrazione comunale.
Sarebbe importante allora ribadire che non si può stare dalla parte di Israele solo quando conviene, non si possono balbettare parole di sdegno nei confronti di quei manifesti ed allo stesso tempo approvare tesi antisioniste in atti pubblici. Non si può perché l’antisemitismo, anche nella sua più moderna forma di antisionismo, tocca le coscienze di molte persone e non può prevedere nessuna ipocrisia o infingimento. Speculare su questo tema per raccattare qualche voto a destra e a manca insomma è una indecenza che non può essere sottaciuta.
È una battaglia difficile, talvolta pericolosa, ma che ci sentiamo di voler continuare a portare avanti con forza, sperando però di non dover rilevare che qualcuno in nome di convenienze particolari o peggio ancora di affinità politiche precostituite non voglia continuare a guardare la pagliuzza invece che vedere la trave". (fdr)