Stipulato un contratto di ricerca: oggetto dello studio il funzionamento dei veicoli elettrici e loro caratteristiche
I finti risciò sequestrati dalla Polizia Municipale diventano oggetto di una ricerca dell’Università di Firenze. Nei giorni scorsi si è conclusa la stipula di un contratto tra Comune di Firenze con la Polizia Municipale e l’Università di Firenze con il Dipartimento di Ingegneria industriale. In concreto sarà condotto un “test sui veicoli a pedalata assistita per la determinazione della potenza nominale massima continua ed il rilevamento della velocità” affinché venga anche definita a quale categoria appartengano in riferimento alle prescrizioni dell’articolo 50 del Codice della Strada. Questo articolo definisce precisamente cosa siano i velocipedi e le biciclette a pedalata assistita, che si differenziano dagli altri veicoli su strada sulla base della potenza prodotta in Kw (potenza massima di 0,25 Kw) e delle dimensioni (dimensioni massime per un velocipede: 1,30mx3mx2,20m).
Per questo il dipartimento organizzerà alcune giornate in cui verranno eseguite delle verifiche sui veicoli a pedalata assistita, tra cui anche i risciò, posti sotto sequestro dalla Polizia Municipale, e metterà a disposizione personale e strutture per l’esecuzione delle prove e l’elaborazione dei dati acquisiti (tra cui tensione, corrente e velocità del mezzo). Per ogni veicolo verrà prodotto un elaborato tecnico.
Il fenomeno dei risciò è infatti in forte espansione su mercato e su strada ed è oggetto di grande interesse di studio da entrambe le parti sia per la finalità di ricerca sia per analizzarne l’incidentalità correlata. Doppia l’utilità di questa ricerca: per la Polizia Municipale che si avvale delle conoscenze tecniche ed ingegneristiche e della professionalità dell’Ateneo; per l’Università che a sua volta necessita di dati e statistiche, prodotte dalla Municipale, per motivi di studio e ricerca. La collaborazione e gli studi andranno avanti fino alla fine dell’anno. (mf)