Mense e appalti. Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC): “Prevenire è meglio che controllare...”

“Sul tema delle mense nelle scuole abbiamo chiesto a inizio consiliatura un incontro con la nuova Assessora. Non si è mai tenuto – precisano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – perché erano in corso delle riflessioni sui cambiamenti da apportare, ci siamo immaginati. Non vogliamo mettere in discussione le buone intenzioni relative alle “mense che verranno”. Nel frattempo però è inevitabile prendere atto di come le soluzioni temporanee siano preoccupanti, per chi usufruisce del servizio e per chi lo garantisce con il proprio lavoro. Il punto centrale non è il rapporto tra maggioranza e opposizioni, come magari vorrebbe lasciare intendere chi riduce le questioni a una polemica strumentale. Sappiamo benissimo come in questi anni ci sia stata una ditta in particolare al centro di criticità, preoccupazioni e mobilitazioni dei genitori. Vederla vincere due lotti su quattro del nuovo appalto, mentre il quarto lotto vedrebbe vincitrice una ditta che applica un ribasso di quali il 20% inquieta. L'appalto è fatto a norma? Anche fosse vero, nel 2019 non ci basta. Perché se un appalto registra dei ribassi ma si pretende qualità e prima scelta per le materie, finisce che a pagare il massimo ribasso è chi lavora. Perché le leggi hanno permesso di ridurre lavoratori e lavoratrici in condizioni indecenti, portando inoltre il servizio mensa nel Comune di Firenze a quelle criticità che sono alla base delle ragioni della nuova Giunta in merito di sperimentazioni e cambiamenti. Gestire una fase di cambiamento non è semplice, ma non si può peggiorare il servizio – concludono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – in attesa di sperimentare nuove soluzioni, invocando il maggiore controllo come unica effettiva novità. Se un nuovo servizio deve essere ripensato non si può farlo senza adeguate risorse economiche e puntando su forme sperimentali di controllo... Anche perché ci sarebbero già almeno due parti con cui confrontarsi: quella delle parti sindacali e le famiglie”. (s.spa.)

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