“Dall'assessora Giachi proclami di investimento per la città che non saranno realizzati con quei fondi”
“Netflix verserà nelle casse del Comune di Firenze un canone, ma quello che vorremmo sapere è quando lo farà e di quale importo stiamo parlando. I proclami dell'amministrazione comunale non ci convincono”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, ha chiesto durante la seduta odierna del Consiglio comunale. E spiega: “La mia polemica non è certo dovuta ai disagi dovuti alle riprese del film, già ne abbiamo parlato in molti e si sono fatti sentire anche i residenti, ma sono rimasto allibito dalle parole dell'assessora Giachi. L'annuncio di utilizzo dei fondi ricavati da tutta l'operazione andranno al risanamento del mercato di Sant'Ambrogio. Peccato che non sia proprio così. Per un motivo molto semplice, i fondi che Netflix verserà sono di spesa corrente e non possono essere utilizzati per investimenti”.
“Insomma la solita confusione, caratterizzata da slogan e informazioni non corrette. Perché – continua Grassi – l'inghippo sta anche nel costo per gli agenti in servizio straordinario, che possono sembrare una entrata extra, ma che saranno in verità solo una partita di giro, proprio per pagare gli straordinari. Quindi se si tolgono anche questi soldi vorrei sapere davvero a quanto ammonta in concreto l'entrata. Come si poteva prevedere, quella presentata dalla Giunta, è una destinazione per riabilitare le poche risorse e salvare la faccia. La vicenda ci ricorda Renzi quando disse che i fondi dell'affitto di Ponte Vecchio dalla Ferrari sarebbero andati ai disabili”. (fdr)