Nuovo digiuno di Andrea Asciuti (Lega Salvini Firenze) sotto Palazzo Vecchio per riaprire e ripartire: “Dopo Pasqua occorre iniziare a pensare alla stagione estiva”

Federico Bussolin (Capogruppo Lega): “Presto un incontro con le categorie che hanno manifestato per portare al Governo le loro esigenze e le loro istanze”

“Abbiamo fatto una battaglia in Consiglio comunale per azzerare le tasse ai commercianti ed a chi è proprietario di alberghi a Firenze. Purtroppo – spiega il consigliere della Lega Salvini Firenze Andrea Asciuti che per due giorni ha ripreso il digiuno a pane ed acqua davanti a Palazzo Vecchio –  siamo riusciti ad ottenere solo il 20% di sconto per una categoria che sta continuando a pagare le tasse. Con questa mia protesta simbolica chiedo alle istituzioni di riaprire il prima possibile tutte le attività commerciali. So che tutta la Toscana da lunedì sarà in zona rossa. La speranza è che dopo Pasqua si possa riaprire, in sicurezza, l’Italia. Per riavviare la stagione estiva – continua Andrea Asciuti – occorre iniziare a lavorare mesi prima. Chi è del settore sa benissimo che far riaprire le attività a giugno significherebbe far fallire la stagione estiva. La mia è una richiesta semplice: Bisogna far riaprire quante più attività possibili dopo Pasqua altrimenti l’Italia è destinata al fallimento economico e non basteranno gli aiuti promessi dall’Europa”.

Il capogruppo della Lega Salvini Firenze Federico Bussolin esprime solidarietà al consigliere Asciuti “che sta portando avanti una battaglia importante dando un segnale importante che, come Lega, cogliamo in pieno. Chiediamo al Governo Draghi e a tutte le forze di maggioranza un impegno importante affinché si possano programmare le riaperture unitamente ad una campagna vaccinale – prosegue il capogruppo Bussolin – che deve essere efficiente e veloce. Quel che in Toscana però non vediamo, soprattutto per gli over 80. Ieri si è svolta una manifestazione imponente a Firenze che ha interessato molte categorie che hanno protestato e messo in evidenza il loro disagio e la loro rabbia. Mi sono impegnato, da subito, a contattare i nostri ministri e sottosegretari presenti nel Governo per informare sulla manifestazione e mi sono impegnato per organizzare un incontro con le categorie in questione e farmi portavoce presso il Governo delle loro esigenze e le loro istanze. Il decreto sostegni non ha reso felici tutti. Si tratta di un piccolo passo vincolato dallo scostamento di bilancio del precedente Governo che ci limitava nell’azione. Il prossimo decreto – conclude Federico Bussolin – dovrà essere imponente nei ristori”. (s.spa.)

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