Gli agenti del Reparto Anticrimine sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo, 65enne residente a Prato, nonostante l’utilizzo di un profilo fake
Ha offeso la Polizia Municipalesu Facebook per una multa e pensava di farla franca perché aveva utilizzato un profilo fake. Ma gli agenti del Reparto Anticrimine sono riusciti a risalire alla sua vera identità e per il 65enne residente a Prato sono scattate le denunce per diffamazione e oltraggio.
La vicenda è iniziata a febbraio quando su un profilo Facebook sono stati pubblicati alcuni commenti offensivi e diffamanti nei confronti dei “Vigili Urbani di Firenze”. Gli agenti del Reparto Anticrimine si sono messi quindi all’opera analizzando quanto pubblicato su Facebook. Dal post e dai commenti degli amici hanno individuato l’elemento scatenante, ovvero una multa elevata dalla Polizia Municipale in una strada del centro. Ma dagli accertamenti sul nominativo del profilo Facebook sono emerse incongruenze sia sul nome (sconosciuto) sia sull’infrazione (non è risultato nessuno verbale nella via e nel giorno indicati nel post). Quindi, dopo un’accurata indagine che ha coinvolto anche la Polizia Postale, gli agenti sono risaliti all’autore nonostante l’utilizzo di un profilo fake. Si tratta di un 65enne residente a Prato che, convocato presso il Comando di Porta a Prato, la prima volta non si è presentato senza fornire giustificazione. La seconda convocazione è andata invece a buon fine: l’uomo si presentato e quindi è stato interrogato su quanto avvenuto. Il 65enne ha confermato di avere quel profilo fake (stesso cognome ma nome diverso) dal quale sono partiti i commenti offensivi e ha riconosciuto la foto del profilo come sua. Ha anche confermato di essere stato multato nella zona indicata nel post (fornendo marca, modello e targa dell’auto che corrispondono a quella sanzionata) e ha ammesso di aver scritto lui stesso il post. Inoltre da ulteriori controlli, gli agenti hanno constatato che effettivamente il veicolo richiamato nel post è stato multato nella via indicata dall’uomo per sosta in area pedonale e che il verbale è stato pagato poco dopo. Per il 65enne pratese sono scattate le denunce per diffamazione (rischia fino a due anni di reclusione e una multa da 2.065 euro perché l’offesa consiste nell’attribuzione di un fatto determinato) e per oltraggio (reato punito con la reclusione fino a tre anni).
(mf)