Palagi e Bundu (SPC): "A Firenze Italia Viva governa, più del Partito Democratico? Ma niente popcorn per la sinistra"

"L'ingresso di una forza politica assente dalla scheda elettorale del 2019 era stata giustificata con la situazione politica nazionale. Ora questa sembra cambiare, ma a Firenze niente sembra mettere in discussione il ruolo dell'ex Sindaco Renzi, che pare rimanere il "padrone del vapore"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Ci era stato detto che Italia Viva doveva entrare in Giunta a Firenze perché era forza di governo nazionale e parte della coalizione regionale toscana del 2020. Evidentemente non era la vera ragione. Oggi infatti la Giunta ci ha risposto che comunque non è in discussione la permanenza di questa forza politica al governo della città, così come non si intravedono rischi per il doppio ruolo del Presidente del Quartiere 1 (eletto come tale per il Partito Democratico nel 2019, ma con in più l'incarico di Consigliere regionale per conto di Italia Viva dopo le elezioni dello scorso anno). Secondo una pratica di accumulo di incarichi e di presenzialismo, anche a prescindere dalle indicazioni di voto del corpo elettorale.

Insomma non importa quel che succederà a Roma o in Regione Toscana. Nessuno può mettere in discussione l'influenza dell'ex Sindaco Renzi, che prosegue ad esercitare un ruolo che pare andare ben oltre la mera rappresentanza senatoriale per il seggio di Scandicci. Questo è quanto. Ci chiediamo che ruolo immagina di svolgere il Partito Democratico, rispetto alla città e al Paese. Ci sembra si limiti a commentare l'esistente, salvo poi vantare a Firenze i risultati elettorali, spesso raccolti anche in nome di una tradizione di antifascismo e antirazzismo che però emerge solo occasionalmente.

Comunque la Giunta ci ha detto che non si intravedono problemi. Renzi si metterebbe a mangiare i popcorn, forse, mentre continuerà a tirare i fili? Noi invece continueremo il nostro impegno quotidiano per la città, con certo più coerenza, trasparenza e adesione a quei valori che paiono un po' passati di moda...". (fdr)

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